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"adolfPrima di diventare il leader della Germania nazista, Adolf Hitler già pensava a come conquistare il mondo con i suoi eserciti e voleva utilizzare un metodo di addestramento molto singolare: il cricket. Lo afferma in un libro, John Simpson, noto giornalista della Bbc.

Hitler – racconta Simpson- si era avvicinato allo sport quando era in convalescenza in Germania per un ferita riportata durante la prima guerra mondiale: vicino all’ospedale aveva conosciuto alcuni prigionieri inglesi, che gli avevano spiegato le regole dello sport nazionale del Regno Unito e delle ex colonie dell’Impero. Ci fu anche una sfida fra una squadra tedesca guidata da Hitler e un’altra di prigionieri britannici, un evento molto simile a quello narrato nel film «Fuga per la vittoria», con le mazze da cricket al posto del pallone.

Simpson, che guida il servizio esteri dell’ente radiotelevisivo del Regno Unito, nel suo «Unreliable Sources: How the 20th Century was Reported’’ racconta di come si faceva il mestiere del giornalista durante il secolo scorso. E la curiosità sul dittatore tedesco e sulla sua passione per il cricket emerge da un articolo apparso sul Daily Mirror il 30 settembre del 1930, a firma di Oliver Locker-Lampson, deputato della destra britannica, che si era pericolosamente avvicinato al nazismo. Aveva anche fondato un movimento anti-comunista, che si chiamava «Sentinelle dell’Impero».

Nell’articolo di Locker-Lampson si spiega come Hitler avesse pensato a un utilizzo della disciplina per addestrare le sue truppe ma alla fine qualcosa non andò in porto: al futuro Fuhrer, infatti, non andavano a genio alcune regole della disciplina, molto complessa, e avrebbe voluto «germanizzarla». Voleva che quello sport fosse più violento, ma alla fine abbandonò l’impresa e così il cricket rimase del tutto britannico.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.