Tempo di lettura: 3 minuti

"IMG_0340"“Sono stato il primo spettatore del mio film; mentre giravo ho guardato nella macchina da presa come prendeva forma il mio nuovo lavoro”.

Così esordisce il regista Giovanni Veronesi durante la conferenza stampa di presentazione di ‘Non è un paese per giovani’, proiettato in anteprima regionale, nella serata di ieri, al Teatro Petruzzelli di Bari e disponibile da oggi in tutte le sale italiane.

L’anteprima promossa dalla Banca Popolare di Bari, ha visto la partecipazione dello stesso regista e di uno dei giovani protagonisti Filippo Scicchitano.
“Ho imparato molto con questo film -racconta Scicchitano- grazie a Veronesi sono cresciuto molto e ho apprezzato il grande rapporto che si è creato sul set”.

‘Non è un paese per giovani’ prodotto dalla Paco Cinematografica, Neo Art Producciones con Rai Cinema e distribuito da O1 Distribution, narra la storia di Sandro e Luciano che avvertono una sorta di straniamento nella vita che svolgono in Italia in quanto priva di prospettive. Decidono, così, presi da un’euforica incoscienza, di cercare un futuro per loro a Cuba, la nuova frontiera della speranza dove tutto può ancora accadere. Il progetto è quello di aprire un ristorante italiano che offra ai clienti il wi-fi – ancora raro sull’isola – grazie alle nuove ma limitate concessioni governative. Qui incontreranno Nora, la strana ragazza che li aspetta all’Avana come un destino, scopriranno che esiste anche un modo glorioso di perdersi, che darà un senso profondo alla fatalità che li ha fatti incontrare."IMG_0352"

“Cuba è una città di frontiera –ha detto il regista- dove oggettivamente ci sono delle mancanze e per tanto è possibile costruire qualcosa. Durante le mie ricerche -continua- ho constatato, con dispiacere, che giovani italiani si sentono quasi ‘costretti’ a lasciare questa terra. I 20enni non vanno via perché non hanno uno stipendio ma perché gli hanno ‘spezzato’ i sogni”.

E’ così che quindi nasce la storia di ‘Non è un paese per giovani’ che ci parla della tenacia e della bellezza di una generazione che, anche se privata di un luogo dove diventare grandi, non si lascia spegnere."IMG_0342"

“Il lavoro è prima di tutto dignità e realizzazione di sé stessi -ha aggiunto Veronesi- fino a giungere allo stipendio che è un completamento di ciò. I ragazzi italiani non percependo questo nella loro terra sono costretti ad andar via e solo all’estero riescono a capire il proprio valore e l’estremo bagaglio culturale che, pur con i difetti e le problematiche, è stato acquisito qui. Non a caso, durante le ricerche svolte, ho sentito dire che noi italiani ci portiano dentro Dante, anche se non tutti l’hanno letto.
E’ come se fosse insito in noi perché italiani. E all’estero questo lo colgono”.

Ed è per questo che Veronesi riesce a portare all’interno del suo nuovo lavoro tutte queste sensazioni. Sandro e Luciano diventano, così, emblema di una generazione di italiani che si trova inglobata e schiacciata da un paese che sembra non riuscire a trattenere e supportare i propri giovani.

"65217_ppl"

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.