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"Gioco“Se vincevo ero triste perché il giorno dopo mi riusciva difficile rigiocare”. E’ una delle tanti frasi che un giocatore d’azzardo può raccontare a chi lo ascolta con curiosità e rispetto. G. L. è un uomo di Palermo che nella sua vita ne ha viste tante di persone che hanno rovinato la propria vita per il gioco d’azzardo e lui stesso lo è stato ma a differenza di altri ha avuto il coraggio di fermarsi e di chiedere aiuto. In questi giorni il protagonista di questo articolo sta rilasciando molte interviste anche alle reti nazionali  a volto scoperto come raramente accade per spiegare e cercare di far capire che uscire dall’incubo e salvarsi dal gioco d’azzardo si può. Lui stesso dice che  “Si comincia sempre per gioco ed all’inizio giocavo solo al totocalcio. Ma col passare del tempo ed anche grazie ad un’amicizia molto negativa ho cominciato a giocare anche ai cavalli. E non so se sono stato fortunato quel giorno che  vinsi la cifra di 10milioni di lire. Perchè poi pochi giorni dopo quella cifra l’ho rigiocata subito.

Da qui nasce quello che io stesso definisco una vera malattia. Si, ero completamente malato per il gioco. Spendevo soldi ogni qualvolta li avevo in tasca e non mi interessava se qualche volta vincevo, ma io comunque dovevo giocare e scommettere ai cavalli. Ho girato tutti gli ippodromi d’Italia e ho scommesso su tutto. Questa dipendenza secondo me nasce da una debolezza personale e da una mancanza di affetto. A me ad esempio è mancato l’affetto dei  miei genitori. Ho raccontato tante menzogne anche ai miei familiari ma il punto più basso l’ho avuto quando ho chiesto un prestito personale ad un amico dicendogli che avevo un tumore e dovevo curarmi. Forse è stato in quel momento che ho capito che stavo sbagliando tutto. Ed un giorno ho lasciato una lettera a mia moglie ed ai miei figli dicendo che me ne sarei andato di casa. In tasca avevo 4mila euro.

"GiocoNe spesi subito 800 per giocare ma la svolta arrivò il giorno dopo acquistando un telefonino. Ecco avevo speso dei soldi non per giocare ma per me, avevo finalmente comprato qualcosa per me. Ho chiesto aiuto ed ora ho sposato il progetto dell’associazione Orthos che si propone come scopo principale lo studio e la ricerca nel campo della terapia delle dipendenze ed in particolare proprio per la dipendenza dal gioco d’azzardo. Fate come me chiedete aiuto perchè ci sono molte persone che lavorano ogni giorno per chi è assolutamente malato delle scommesse, uscirne si può”. I numeri intanto dicono altro. Sempre più giovani si avvicinano alle slot machine oppure giocano a poker su internet. Si è calcolato che nell’ultimo biennio il 15% dei giovani compresi tra i 18 ed i 24 anni hanno scommesso più di 5mila euro a testa. L’Italia è poi il terzo paese al mondo, dopo Regno Unito e Giappone per volume di gioco ed è il primo come spesa pro capite. Nell’ultimo decennio poi, tragico dal punto di vista economico e sociale, il volume del  gioco d’azzardo ha avuto un andamento crescente a ritmi che non hanno ceduto affatto alla crisi. Il problema è molto serio perchè si ripercuote soprattutto sull’andamento di una singola famiglia e chi è un giocatore d’azzardo non rinuncia a chiedere soldi neanche agli usurai. E sotto quest’aspetto l’ufficio antiracket ed antiusura del Ministero dell’Interno ha visto aumentare le istanze di accesso al fondo di solidarietà di vittime dell’usura. E recentemente anche la commissione antimafia è scesa in campo a difesa delle famiglie vittime del gioco d’azzardo chiedendo al premier Monti misure essenziali e più informazioni a riguardo quali possono essere tutela dei minori e divieto assoluto di pubblicità ingannevole. Basteranno queste due misure ad abbassare la percentuale dei giocatori d’azzardo ?

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.