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"GEGE"La musica è un linguaggio universale che abbatte ogni barriera ed ha come obiettivo la condivisione, l’integrazione e l’emozione. Abbiamo sperimentato su tanti ragazzi, arrivati in Italia dopo aver perso tutto nelle proprie terre, che la musica è un validissimo strumento di riabilitazione e superamento dei traumi subiti. Nella disperazione, il ritmo, una melodia, la forza di una voce, hanno dato loro speranza e coraggio di ricominciare.” (Gegè Telesforo)

Nei nostri, ormai imprecisati e talvolta anche indistinti, passaggi di vita dedicati alla musica, non sempre – per non dire raramente – abbiamo potuto affermare di aver incrociato sul nostro cammino chi riuscisse a conciliare un acclarato prestigio artistico ad una ugualmente riconosciuta profonda sensibilità umana. Gegè Telesforo è, senza tema di smentita, tra questi pochi eletti, indiscutibilmente eccellendo nell’una e nell’altra qualità. E se le sue doti artistiche sono ormai da tempo universalmente riconosciute, oggi siamo felici di salutare in lui il novello Ambasciatore di Unicef Italia per cui ha creato il progetto Soundz for children (United Musicians for UNICEF)”, finalizzato a trasmettere ai bambini i valori del rispetto, dell’inclusione e della solidarietà attraverso la musica, che Gegè sta promuovendo, invitando quanti volessero ad interagire sul sito dell’Unicef Italia, in giro per l’Italia (e presto in tutta Europa ed oltre) nel modo che gli riesce meglio, vale a dire facendo dell’ottima musica live, così come è avvenuto nell’affollatissimo atrio dell’Istituto Vittorio Emanuele II di Giovinazzo per il terzo ed ultimo evento della interessante rassegna PrimaVera Musicale 2018.

Pur non contando più le volte che siamo stati suoi fortunati spettatori, lasciateci dire che l’ultima esibizione del musicista foggiano è sempre la migliore, dovendo constatare di trovarci di fronte ad un artista ancora in continua, costante ed incalzante evoluzione, mai pago, nonostante l’immenso bagaglio raccolto nelle sue infinite esperienze, che gli permettono di presentarsi al pubblico nelle più svariate performance, uscendone sempre da assoluto vincitore, eppure forte di una elegantissima nonchalance che ci fa sempre tornare alla mente una frase di Henri Frédéric Amiel che sembra cucita sulla sua pelle: “Fare facilmente ciò che gli altri trovano difficile è talento; fare ciò che è impossibile al talento è genio”.

Nella nostra personalissima classifica delle anime telesforiane, non nascondiamo che primeggi – ma solo per un’incollatura rispetto alle altre – quella del magnifico band leader di qualsivoglia formazione di sua creazione, ed è in questa veste che è apparso a noi in quel di Giovinazzo, alla testa di un ensemble di prima grandezza, che annoverava i fiati di Alfonso Deidda, il piano e le tastiere di Seby Burgio, il contrabbasso di Giuseppe Bassi e la batteria di Michele Santoleri, da cui scaturiva un set entusiasmante, a dir poco esaltante, che non conosceva un attimo di tregua o di flessione, con una scaletta in cui si inserivano perfettamente brani originali del nostro, come la trascinante “So cool”, e cover che, nelle sapienti mani di Telesforo, acquistavano una luce inedita quanto abbagliante, come nel caso della sublime “No woman, no cry” del divino Bob Marley. Insomma, un’altra serata da incorniciare, in cui abbiamo ritrovato un Gegè in splendida forma, ugola d’oro ed eccelso direttore d’orchestra, talmente perfetto da farci riconsiderare la nostra precedente affermazione: il concerto più bello di Gegè non è quello a cui abbiamo appena assistito, ma – ne siamo certi – il prossimo.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.