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Metti insieme un vocalist d’eccezione, un preciso ed efficace accompagnamento della chitarra jazz,  un notevole apporto della sezione ritmica, sapienti arrangiamenti realizzati con gusto e dedizione, originalita’ delle esecuzioni, ed ecco pronto l’ultimo disco di Fabio Lepore.
Cantante versatile che si muove con disinvoltura dal jazz  al pop alla musica a cappella, cantando con orchestre da camera, big band, in musical ed esibendosi in alcuni dei piu’ importanti teatri del mondo, Fabio Lepore si presenta alla testa di un inedito quintetto jazz e propone "Pausa Caffe", Preludio Records.
Sono appassionato di tutti i generi musicali. Da ascoltatore attento quale sono sempre stato, mi piace la musica e le ‘cose’ eseguite bene, dalle quali, inevitabilmente, poi, vengo attratto musicalmente. In questo periodo sono particolarmente concentrato sulla tradizione della nostra musica italiana e con questo nuovo quintetto mi sono divertito a rendere in chiave jazzistica alcuni dei piu’ grandi pezzi della nostra tradizione musicale e ad esplorare aspetti inediti delle mie pagine.”, spiega un Fabio Lepore compiaciuto ai microfoni di LSD magazine.
Nelle sue 13 tracce, il progetto musicale ripercorre ben 80 anni di musica italiana, attraverso la rivisitazione di alcuni brani che hanno fatto grande la cultura musicale del nostro paese. “Ho scelto alcuni dei brani per la loro bellezza musicale, altri per l’intensita’ della poesia contenuta nei loro testi. Alcuni dei brani inseriti in Pausa Caffe’ li ho scoperti tramite i miei allievi di canto e mi sono reso conto che, questi brani, tutti insieme, avrebbero potuto raccontare una parte della storia musicale della nostra Italia. Purtoppo, non potevo contenerli tutti nel cd. Alcuni autori, infatti, sono rimasti fuori.”, prosegue Fabio Lepore orgogliosamente durante la nostra chiacchierata.
Per la prima volta insieme e in studio per la realizzazione di un disco, la formazione vede alla voce Fabio Lepore, alla chitarra jazz Dino Plasmati, al contrabbasso Dario Di Lecce, alla batteria Marcello Nisi e guest al sax Gaetano Partipilo.
Il repertorio, frutto dei sapienti arrangiamenti della band, realizzati al fine di rendere corposo, omogeneo e godibile l’intero concerto, non risulta mai banale, grazie alle caratteristiche della voce di Fabio Lepore. L’estensione mostrata in “Brava” di Mina o in “Sette uomini d’oro” di Trovajoli, la passionalita’ de “I ricordi della sera”, l’intimismo di “Camera a sud” di Vinicio Capossela, lo swing irrefrenabile di “Chiedimi tutto” o “Canto anche se sono stonato” di Lelio Luttazzi, risultano ideali per mettere in risalto le sue qualita’. “Sono tanti anni che penso all’idea di un album da solista, ma ho sempre temporeggiato. L’alchimia spontanea che si e’ creata con il talento dei musicisti che mi accompagnano in questo lavoro inedito, poi, ha fatto il resto. Ed ecco ‘Pausa Caffe‘, conclude ai nostri microfoni Fabio Lepore soddisfatto. Che da questa alchimia, poi, possa nascere un sodalizio futuro, be’, lo verificheremo.
“Forse, un disco da ascoltare lentamente, tra una pausa e l’altra, magari degustando una tazza di caffe’?”, ho chiesto sorridendo a conclusione della nostra chiacchierata. “Dopo le 18.00, sarebbe meglio evitare”, la sua risposta divertita, palesemente ironica. Propria dell’artista poliedrico, originale che con la sua musica riflette le proprie esperienze, i diversi modi di essere e di trasformarsi continuamente. Con coraggio. E con sana ironia.
Se, poi, aggiungiamo che lo stesso maestro Armando Trovajoli, ormai novantacinquenne, ha definito il lavoro “gradevole, musicale e con bravi musicisti”, allora, inutile sprecare altre parole.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.