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Emma Hart ha vinto il Max Mara Art Prize for Women, che le è stato consegnato alla Whitechapel Gallery di Londra. Il premio, che ha cadenza biennale ed è stato istituito nel 2005, sostiene artiste che lavorano nel Regno Unito e che non hanno mai presentato i loro lavori in una mostra antologica.
La quarantunenne Emma, che vive e lavora a Londra, grazie al premio trascorrerà sei mesi tra Lombardia, Umbria ed Emilia-Romagna, nell’ambito di una residenza d’artista personalizzata rispetto ai suoi interessi, per creare un nuovo progetto che verrà successivamente esposto in una personale alla Whitechapel Gallery nel 2017, prima di passare alla Collezione Maramotti di Reggio Emilia.
Hart lavora con ceramica, video, fotografia e suono per esplorare come le esperienze e le emozioni vengono travisate quando sono catturate dalla macchina fotografica. L’artista dispone fotografie e schermi video in contrasto con forme in creta grezza o ceramiche di dimensioni ingrandite in particolareggiate installazioni. La proposta vincente per il Max Mara Art Prize for Women si sviluppa attorno al tema del potere della famiglia.
"La giuria – ha detto la sua presidente Iwona Blazwick, OBE, direttrice della Whitechapel Gallery – è stata colpita dalla profondità e dall’ampiezza dei riferimenti nell’approccio di Hart, dalla Scuola di Milano per la psicoterapia familiare ai romanzi di Elena Ferrante, alla tradizione ceramica italiana della maiolica".