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"squalo"Gli squali una minaccia? Sono loro piuttosto a dover temere di finire sulle nostre tavole. Dimentichiamoci il mostro marino creato nel celebre film di Spielberg, il predatore dei mari finisce infatti sovente sui piatti degli italiani ma, chiamato spesso con nomi locali, il dettaglio sfugge al consumatore. "L’Italia è tra i maggiori consumatori di carne di squalo in Europa secondo i più recenti dati Fao" ci spiega Eleonora de Sabata, giornalista, fotografa di mare e presidente dell’associazione MedSharks che si occupa di ricerca sugli squali nel Mediterraneo. "Essendo solitamente carne priva di lische, viene consumata soprattutto dai bambini". "Gli squali che mangiamo – dice l’esperta – in parte sono quelli che peschiamo, ma moltissimi sono importati, in particolare da Spagna, Corea e Hong Kong, essendocene oramai pochissimi nelle nostre acque.

Tra le specie più diffuse nei supermercati e sui banchi del pesce troviamo la verdesca, esemplare presente nei nostri mari venduto solitamente surgelato a tranci e a bassi prezzi. Questa specie è stata inserita nella lista rossa Iucn (Unione mondiale per la conservazione della natura) quasi a rischio estinzionè a livello mondiale". "Di largo consumo troviamo anche il palombo e lo spinarolo (conosciuti anche come Asia in alcune regioni), i gattucci, lo smeriglio e il mako. La carne degli ultimi due è molto apprezzata, ma chi la mangia deve sapere che sono animali a rischio estinzione. Molta gente, inoltre, – sottolinea de Sabata – spesso mangia pesce senza sapere che sulla propria tavola ha di fronte uno squalo, e ciò accade, in molti casi, a causa della presenza dei tanti nomi locali con cui vengono chiamate le diverse specie". "Gli squali non sono pesci qualunque -prosegue l’esperta di squali – avendo una crescita molto lenta ed è per questo che tante specie sono a rischio estinzione. Lo spinarolo ad esempio – sottolinea – ha una gestazione di circa due anni ed è stato classificato come vulnerabile nella lista Iucn. Oggi per fortuna la situazione è migliorata da un punto di vista legislativo.

L’Unione Europea, con la convenzione di Barcellona di metà luglio, ha ampliato la categoria di specie protette, tra cui, ad esempio, è stato inserito lo smeriglio. E’ molto preoccupante la situazione dei mako nel Mediterraneo aggiunge de Sabata. Un mese fa in Sardegna ho trovato su un banco del pesce un piccolo esemplare, ma è una specie che, secondo alcune ricerche tra cui quelle dell’esperto Francesco Ferretti, è diminuita del 99% nei nostri mari negli ultimi cento anni. E’ classificato come "criticamente in pericolo" dalla Iucn eppure è perfettamente legale pescarlo e venderlo". "Calo del 99% nel mar Tirreno negli ultimi vent’anni anche per il gattuccio maggiore, un esemplare di squalo che, con l’associazione Save our seas prosegue – sto studiando per capire quali sono i luoghi in cui si riproduce e, per far questo, ci avvaliamo principalmente delle segnalazioni dei sub. E’ importante segnalare – conclude l’esperta – che secondo la Iucn il Mediterraneo è il mare più pericoloso al mondo per gli squali con il 42% delle specie a rischio estinzione, contro la media del 17% degli altri mari".

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.