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"DolceSicilia mitologica stavolta, quella di Dolce & Gabbana: in passerella sbarca Ulisse, bello e forte come un dio. È la Sicilia dei grandi templi e degli imponenti anfiteatri, delle massicce colonne doriche di Segesta e Agrigento, è la Sicilia ellenica che invade la collezione, ma la invade davvero, facendo sparire tutto il resto, diciamo le tradizionali suggestioni sicule, quelle delle coppole e dei carretti dipinti.

C’è tanta Sicilia maestosa e classica, scappata dalle litografie e dagli acquerelli per andarsi a stampare su impeccabili completi sartoriali, su t-shirt scanzonate ma lussuose, su shorts e bermuda con un filo di ironica mascolinità. È la Sicilia della grande statuaria dove Zeus, il dio della forza, rappresenta la sartorialità del marchio mentre Apollo, divinità della bellezza, ne garantisce la creatività. Stefano e Domenico hanno giocato con la storia e la mitologia nel loro modo elegante e rispettoso, hanno usato le monete antiche, quelle delle città della Trinacria, per farne il decoro che rende davvero superfluo qualsiasi altro decoro.

Certo c’è il gusto dell’esagerazione sapida, ma c’è l’alto livello della confezione e dei dettagli: le stampe nei colori invecchiati colpiscono la fantasia, ma le giacche in tinta unita (una bellissima serie di bianchi, beige e sabbia, i colori dei templi, ma alla fine anche di neri perfetti) vanno guardate da vicino, studiate nei particolari: sono in garza di lana o di lino, in organza di seta e cotone, lavorarle è un’impresa, esaminarle è una gioia, con le paramonture leggere ma sartoriali individuabili in trasparenza, quasi un decoro strutturale.

Sullo sfondo della passerella c’è un magnifico ulivo centenario che tornerà presto nella sua terra, nell’aria si diffondono le note composte da Ennio Morricone per Nuovo Cinema paradiso di Tornatore, in scena sfilano modelli non professionisti ma che forse lo diventeranno: stavolta i due stilisti hanno cercato facce e corpi siciliani che rendessero bene il senso di una collezione per uomini che hanno Ulisse nel cuore, forse nel dna. «Ci piaceva l’idea di ricordare l’Odissea, l’uomo maestoso, forte ma curioso, che non si arrende, che resiste alle sirene e alle tentazioni, che ha il senso della famiglia, che torna a Itaca dove Penelope lo aspetta».

Glissiamo sorridendo sul fatto che questo eroe impiegò dieci anni vagabondando per il Mediterraneo, ah gli uomini!, prima di tornarsene a casa, e concentriamoci sulla silhouette del giovane maschio firmato Dolce&Gabbana: i pantaloni sono così sottili che infilarseli deve essere un’impresa, i completi scuri sono superstretch e hanno una linea asciugata (che ormai va per la maggiore e che i due creativi chiamano ‘vestibilità Sicilià) in verità molto donante. Ai piedi dell’eroe greco-siculo i calzari degli dei o scarpe di foggia classica ma impertinenti, di pelle intrecciata o di rafia all’uncinetto.

Da Siracusa a Taormina, dall’Argentina a Barcellona ormai tutto il mondo è paese: l’ospite di oggi è Leo Messi, argentino punta di diamante del Barcelona, testimonial di Dolce & Gabbana, non un bellone qualsiasi. Oggi pomeriggio migliaia di persone stanno facendo la fila per avere l’autografo sul volume fotografico a lui dedicato e stasera un mega party al Metropol lo vedrà protagonista ammirato.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.