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"carp""Sarà allora, quando tutto sembrerà finito per sempre, che dalla solitudine planetaria del nostro mondo emergerà nuovamente, rigenerata, la terra dal mare, verde e bella come mai era stata prima di allora."

La XX edizione del festival della musica popolare e delle sue contaminazioni sarà dedicata alla "Madre Terra" simbolo della Natura che nella sua qualità eterna ha dato vita all’umanità e che è capace di rigenerarsi sempre, in ogni avversità. Culto risalente al Neolitico e forse addirittura al Paleolitico, la Madre Terra o Grande Madre è stata rappresentata in numerose figure ritrovate in tutto il mondo dal 30.000 al 1000 a.C. e, a seconda delle generazioni, dei popoli e delle culture si è moltiplicata in diverse divinità femminili in base alle competenze che gli venivano attribuite: Ishtar, Astarte, Afrodite e Venere per rappresentare l’amore e la bellezza, Ecate triforme per la fertilità delle donne, Artemide e Diana per la caccia, Demetra, Cerere, Persefone e Proserpina per la fertilità delle sementa. Templi, ceramiche, statuette e abitazioni, portano evidenti tracce di questo culto. In esse sono incisi o dipinti semi, boccioli, germogli, uova, crisalidi e segni acquatici come rappresentazione della rinascita e della rigenerazione, del divenire e della trasformazione. Sul Gargano la presenza del culto è testimoniata dalla stele ritrovata a Vieste con l’iscrizione "AGOLZON VINANA DIVA DAMATIRA" risalente al IV o III secolo a.C.; Damatira, infatti, è la forma iapigica della dea Demetra venerata in Grecia. “Carpino Folk Festival – Damatira – sostiene Luciano Castelluccia, direttore artistico del festival – per invocare, attraverso il ritorno al rapporto con la natura e la spiritualità, l’inizio di un nuovo ciclo di vita per il nostro mondo”. "Damatira per tante ragioni che spiegheremo nelle prossime settimane – aggiunge Mario Pasquale Di Viesti, presidente dell’associazione – prima fra tutte la rinascita di un territorio mostruosamente ferito dagli eventi calamitosi gravi e profondi causati dalla piogge alluvionali abbattutesi dal 2 al 6 settembre scorso. Non è nostra abitudine piangerci addosso e non abbiamo intenzione di farlo. L’organizzazione di un evento musicale è sicuramente uno degli strumenti più efficaci per la promozione territoriale, pertanto intendiamo con la ventesima edizione del Carpino Folk Festival fare la nostra parte per restituire al Gargano l’immagine di una destinazione perfettamente in grado di accogliere i turisti. Per questa ragione il nostro impegno quest’anno parte in anticipo da Roma, il prossimo 17 maggio, dall’Auditorium Parco della Musica, riproponendo "La Montagna del Sole", lo spettacolo in cui i suoni e i canti della Puglia garganica incontrano l’Orchestra Popolare Italiana diretta da Ambrogio Sparagna.

Il Carpino Folk Festival è il primo grande festival pugliese dedicato alla musica tradizionale che riesce ad attirare ogni anno oltre 60 mila spettatori provenienti non solo dal mercato regionale e di prossimità, ma da tutt’Europa. Sicuramente è un patrimonio culturale regionale che negli anni ha contribuito in modo determinante alla formazione del brand Puglia.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.