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La stagione 2019-2020 di prosa del Teatro AncheCinema si apre con la l’acuta genialità di Ascanio Celestini.
Nella serata di ieri il romano narratore ha portato in scena lo spettacolo (tratto dal suo libro) ‘Barzellette’ dove, nei panni di un ferroviere, racconta storielle, impressioni, aneddoti e, appunto, barzellette raccolte grazie ai viaggiatori sconosciuti che transitano nella stazione terminale in cui lavora. Le barzellette pescano nel torbido, nell’inconscio, ma attraverso l’ironia permettono di appropriarcene per smontarlo e conoscerlo. Le storie si sommano tra loro, fondendosi riescono a raccontare mondi e culture differenti, a descrivere popoli e mestieri ricordandoci che possiamo ridere di tutto, soprattutto di noi stessi.
Eh si, perché le barzellette fanno ridere e Celestini riesce nel suo intento con una sottile irriverenza che presto, però, si tramuta in ironica e cruda analisi del reale. Si crea, così, un connubio tra risata e amara consapevolezza, il tutto inserito in una cornice inaspettata dove le storie sono incastonate e legate come i vagoni di un treno.