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"bo1"Talvolta accadono cose cui si stenta a credere, che ci riempiono il cuore di speranza per il futuro dell’Arte e della Musica in particolare. Nelle scorse ore, ad esempio, non credevamo ai nostri occhi quando, raggiunto il Teatro Forma di Bari, lo abbiamo trovato pieno come un uovo per il secondo degli appuntamenti della rassegna “Domenica con … dove la musica incontra l’emozione”.

Cosa c’è di incredibile? Due cose sopra tutte; innanzitutto che tale “moltitudine” fosse stata richiamata – peraltro in una fredda sera domenicale con una spietata concorrenza calcistica – da un concerto jazz, vale a dire una di quelle manifestazioni che, sino a non molto tempo fa, raccoglievano un manipolo, se non un pugno – e non di più (e noi lo sappiamo bene!) – di amanti del genere, e poi che la serata avrebbe visto sul palco non una big band o uno di quegli ensemble dalla facile presa sul pubblico, bensì un duo del tutto inedito formato da tromba e pianoforte, combinazione, almeno sulla carta, difficile da immaginare. Ed invece avevano ragione coloro che hanno tanto desiderato essere presenti, ma soprattutto avevano ragione gli artisti impegnati, fautori di una scelta così coraggiosa, ossia Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello, che hanno letteralmente"bo2" infiammato la platea con il loro “Tandem” (questo il titolo del loro album in duo) su cui, come due perfetti cittadini del mondo, sembrano aver viaggiato, annotandosi idee, percezioni, colori, sapori, odori e, soprattutto, melodie incontrate lungo la strada e serbate nelle orecchie e nel cuore, come hanno confessato in apertura di concerto a Barbara Cirillo, irresistibile padrona di casa dell’intera rassegna, mai banale con le sue domande.

Introdotto dal duo (in trio per l’occasione) blues pugliese Sebastiano&Esmeralda, che già mostra buone doti pur avendo sonorità ancora acerbe, il fantastico Duo ha proposto un set davvero di altissima qualità, che ci ha rammentato non solo la prima volta che avemmo la fortuna di ascoltarli insieme nella primissima formazione degli High Five Quintet, gruppo di giovanissime stelle in cui militava anche Daniele Scannapieco, ma anche le innumerevoli volte che abbiamo ascoltato Fabrizio, anche nelle sue pregiatissime incursioni pop, come quando ascoltammo per il prima volta Julian, a quei tempi nel gruppo del grandissimo Gegè Telesforo. Ma, a dispetto dell’ingombrante passato, l’odierna combinazione ci è parsa assolutamente convincente, finanche esaltante.

"bo3"Mazzariello ha uno stile raffinatissimo, che si fa apprezzare soprattutto nei lunghi assoli introduttivi, e riesce ad arricchire in modo esponenziale la potenza e la liricità sprigionate dalla tromba di Bosso. Così il jazz più puro, quello legato alla sublime arte dell’improvvisazione, si sposa perfettamente alla musica degli standard, per formare sonorità inedite ed interessantissime. E poco importa se i due propongano loro composizioni originali ovvero attingano dall’ormai immenso bagaglio che detengono; la commistione tra la tromba di Bosso ed il pianoforte di Mazzariello appare sempre perfetta, ed ogni nota, sia che abbia dentro la lava bollente dei vulcani sia che sortisca dalle acque calme di uno specchio d’acqua, regala momenti di pura emozione, inserendosi splendidamente negli estemporanei affreschi, così da costruire un concerto davvero memorabile, che avremmo potuto seguire ancora per ore senza che ci fosse concesso un solo attimo di respiro o di distrazione. Molti i momenti indimenticabili della performance che, con ogni probabilità, ha toccato il suo apice nel bis, quando Fabrizio ha abbandonato il palco per riapparire in platea ed intonare il capolavoro ellingtoniano “In a sentimental mood, immediatamente seguito dal suo sodale, in un interplay intenso, da togliere il fiato, a tratti finanche drammatico, degno finale di una serata davvero incredibile.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.