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"pane"Porte aperte dei panificatori italiani per promuovere gusto e tradizione del pane fresco artigianale. Così i 25mila fornai della Federazione Italiana Panificatori (Fippa) celebreranno la settima edizione della Festa Nazionale del Pane fresco, che quest’anno svelerà a clienti e curiosi i segreti della panificazione. Un processo dalle regole rimaste inalterate nei secoli, custodite nei laboratori dei maestri fornai, che per una giornata metteranno in mostra ‘segreti’, ingredienti naturali e lavorazioni speciali del vero pane artigianale.

Da Nord a Sud numerose le iniziative promosse nelle varie città italiane. In Emilia Romagna, a Ravenna e provincia, più di 160 forni accoglieranno i clienti con assaggi delle proprie specialità. La Capitale, oltre ad aprire le porte dei propri forni domani, festeggerà il 28 maggio anche l’anniversario del Pio sodalizio dei fornai – che a Roma conta circa 600 panificatori – con un concerto di musica classica nella basilica della Madonna di Loreto, a piazza Venezia.

Sono dirette soprattutto ai giovani molte delle attività organizzate per divulgare la cultura del pane. A partire da Pordenone (Friuli Venezia Giulia), dove l’associazione provinciale, attraverso la Asl, offrirà alle scolaresche la possibilità di degustare pane artigianale ed effettuare visite nei forni per conoscere tutte le fasi del processo produttivo. Un modo per sensibilizzare i più piccoli sui vari tipi di pane tradizionale, alcuni dei quali – ne è un esempio il Pan de Frizze – sono ormai in via di estinzione. Se a Genova oltre 150 forni terranno aperte le porte dei propri laboratori, protagonisti ad Imperia saranno ancora i più piccoli. Nel panificio di Luca Blengini, responsabile del gruppo della provincia ligure, i bambini delle scuole elementari assisteranno alla lavorazione di pane e prodotti da forno come focaccia, pizza, pandolce genovese o la tradizionale Stroscia. Obiettivo, far apprezzare ai giovani il mestiere del panificatore che nella provincia soffre di carenza di manodopera. “Porte aperte” agli studenti delle elementari anche a Bari, dove il responsabile gruppo giovani Felice Birardi mostrerà ai bambini la delicata lavorazione che si cela dietro una semplice ciabatta. Focaccine, Pitte, croissant, taralli caserecci saranno alcuni dei prodotti preparati e offerti in degustazione. Anche i panificatori molisani inviteranno giovani, e non solo, nei forni per mostrare condizioni e modalità di lavoro.

Ma la Festa del Pane non sarà solo una giornata ‘open doors’. Appuntamento in piazza a Taranto, dove i panificatori distribuiranno pane e focaccia dopo il successo dell’edizione 2008 che ha radunato oltre 2000 cittadini. Festa all’aperto anche a Treviso, dove si potranno assaggiare foccacce, pizze, crostini di diversi tipi, dolcetti da forno e biscottini. Sempre in piazza, ma tutta dedicata agli studenti, la festa organizzata a Calamonaci (Agrigento): qui i ragazzi metteranno le mani in pasta in uno stand organizzato appositamente per loro. A gruppi di 15-20 potranno realizzare brioscine, panfruttini, pizzette e piccole sculture in pane e sperimentare in prima persona la quotidianità del panificatore, utilizzando le vere attrezzature del mestiere. Ci sarà anche un tecnico mugnaio che illustrerà la linea produttiva dell’ingrediente principale dei panifici. Manifestazione all’aperto anche a Gambassi Terme (Firenze) per una giornata a forte connotazione sociale, con bambini che impastano e adulti riuniti attorno a un alimento chiave della nostra tradizione.

Si chiama Bollino bianco e sarà esposto solo ed esclusivamente nei panifici artigianali. Alla vigilia della Festa nazionale del pane, prevista per domani con iniziative speciali in migliaia di forni italiani, la Federazione Italiana Panificatori (Fippa), annuncia il nuovo sistema di autocertificazione del pane fresco. “Da tempo la Federazione – ha dichiarato il presidente Luca Vecchiato – chiede l’emanazione di un regolamento che definisca finalmente la differenza tra pane fresco e gli altri tipi di pane. Così – ha proseguito il presidente Fippa – in attesa di un atto dovuto – che doveva essere applicato fin dal 2008 – saremo noi a tutelare il consumatore con un marchio che indichi con certezza dove poter comprare il pane fresco artigianale”.

La Federazione chiede da anni la denominazione di ‘Panificio’ esclusivamente per chi produce e vende il pane nello stesso luogo e, come accade per il latte e la pasta, la denominazione di ‘Pane fresco’ per il prodotto che non ha subito congelazione o altri metodi di conservazione. La mancata attuazione del regolamento sul pane fresco mette in crisi un settore che vale circa 7 miliardi di euro l’anno per quasi 400 mila addetti, indotto compreso. Oggi infatti pochi consumatori sanno che le grandi catene di distribuzione organizzata vendono pane spesso surgelato, prodotto altrove – anche fuori dall’Ue – e solo cotto al momento.

Eppure le differenze sono sostanziali: se per il pane tradizionale occorrono acqua, farina e sale e la lievitazione di una notte, il pane industriale in particolar modo quello confezionato in cassetta arriva a contare fino a 40 ingredienti e tempi di preparazione molto ridotti. Il metodo maggiormente adottato richiede l’impiego di grandi quantità di lievito che sforna un pane pieno di aria e ricco di acqua con l’aggiunta di grassi e sale per compensare la mancanza di sapore. Senza contare che l’alcol, presente nel pan carrè in quantità limitate pur non avendo alcun effetto tossico, abbassa notevolmente l’indice di sazietà.

Acido ascorbico, biacetiltartarici, mono e digliceridi, lecitina di soia e sucresteri, sono emulsionanti ed esaltatori di sapidità aggiunti, oltre che per ritenere il gas dentro l’impasto e far lievitare maggiormente il pane, anche per garantire una più lunga resistenza all’invecchiamento.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.