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"TancrediPresentata  oggi presso il foyer del Teatro Petruzzelli di Bari a cura della Fondazione Petruzzelli  la conferenza stampa che anticipa la prima di Tancredi, l’opera di Gioachino Rossini (su libretto di Gaetano Rossi).

L’esordio  avverrà venerdì 19 ottobre alle 20.30.
Le repliche: sabato 20  e domenica 21 alle 18.00, martedì 23 alle 20.30, mercoledì 24 alle 20.30 e giovedì 25 sempre alle 20.30.
I biglietti sono in vendita presso il botteghino del Teatro Petruzzelli e on line su www.bookingshow.it, informazioni al numero 080.975.28.10
Il sovrintendente Massimo Biscardi ha introdotto dunque  il regista Pier Luigi Pizzi, che ha curato anche le scene e i costumi e  infine il maestro José Miguel Pérez-Sierra, che dirigerà l’opera il cui allestimento scenico è  del Rossini Opera Festival di Pesaro.
Biscardi ha parlato del maestro  e regista Pier Luigi Pizzi come di un degno innovatore del buon gusto ed eleganza italiana, a fronte di derive artistiche improponibili causate da certe pseudo- avanguardie.
Pizzi ha detto di avere iniziato la sua attività artistica come scenografo nel 1951, mentre con gli anni Settanta passò alla regia.
Il Tancredi rappresentato per la prima volta alla Fenice di Venezia il 6 febbraio 1813 aveva un finale lieto, come era del resto in uso all’epoca.
Poco tempo dopo a Ferrara Gioachino Rossini introdusse la versione col finale tragico.
Ill regista ha deciso di optare per quest’ultima, ricordando anche che per Stendhal il Tancredi è la più bella opera rossiniana.
Ancora, il veterano Gian Luigi Pizzi ha citato  la sua regia negli anni Ottanta per Semiramide, interpretata dalla grande soprano Montserrat Caballè a Aix-en-Provence.
Nominando la Caballè, il maestro ha voluto ringraziarla e salutarla, essendo la cantante scomparsa pochi giorni fa.
Di Rossini, è stato ricordato che il musicista " è sempre diverso in ogni sua opera, non fa realismo e filtra i fatti rrappresentati con la sua ironia".
Dell’opera   in esame  è stato poi rivelato    che Rossini  la  scrisse a soli 21 anni, come si è detto con un lieto finale.
Il conte Lechi, suo amico, appena un mese dopo l’esecuzione, suggerì il cambiamento col congedo tragico che però non piacque e dunque si continuò a rappresentare l’opera con la conclusione felice ,   come ad esempio al Teatro Re di Milano, dove ottenne un trionfo.
La riscoperta del finale tragico è però  recente.
Delle ben 39 opere scritte da Rossini soltanto 5 vengono continuamente rappresentate e replicate.
In passato molte  opere del geniale compositore erano inficiate nella qualità dagli interpreti che per vanità le modificavano a loro piacimento, sottraendo o inventando nuove arie.
Claudio  Abbado ha il merito di avere restituito nel 1969 alla Scala di Milano questa  particolarissima opera alla sua scrittura originaria.
Pier Luigi Pizzi ha ricordato di avere rappresentato Tancredi già nel 1982 al Festival di Pesaro con la partecipazione di Lucia Valentina Terrani e Katia Ricciarelli.
"Ma l’ambientazione di questa versione è comunque diversa da quella che realizzai-ha aggiunto il regista- ad esempio   presso un palazzetto dello sport.".
Il Maestro José Miguel Pérez-Sierra ha detto che con Tancredi si avvia  il suo personale debutto con quest’opera, avendo però già alle spalle  ben 13 titoli rossiniani.  Egli iniziò la direzione professionale 14 anni fa.
"Da 50 anni a questa parte quando si nomina Rossini si fa riferimento principalmente a Cenerentola e al Barbiere, ma è ora di rimettere in auge la figura di questo importantissimo  compositore considerato in biografie e iconografie come un burlone sovrappeso, amante del cibo e della bella vita, dunque  una  versione parodistica e lontana dalla realtà."
Si alterneranno a seconda delle serate nel ruolo di Argirio due giovani tenori: Michele Angelini e Alasdair Kent.
Angelini ha debuttato in quattro importanti teatri d’opera internazionali nella stagione 2017-18  mentre Kent che è britannico e per metà australiano ha a sua volta debuttato proprio con Rossini nella Cenerentola nel 2013 all’Opera Queensland.
Per Tancredi si alterneranno i mezzosoprani Cecilia Montanari e Lilly Jørstad 
Molinari ha debuttato nel 2013 con  Il Turco in Italia a Treviso mentre  Jørstad  nata in Russia ma trasferitasi in Norvegia  è stata protagonista nel 2012 della Cenerentola rossiniana alla Scala, in una particolare versione per il giovane pubblico.
Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.