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"d"Sono partite in questi giorni a Zurigo le celebrazioni per il centenario della nascita del Dadaismo, il movimento fuori dagli schemi, chiassoso e folle, che conquistò il mondo partendo proprio dalle rive della Limmat. Per ricordare i protagonisti di questa avanguardia che fu fondamentale per lo sviluppo artistico europeo (e non) del ‘900, molte le mostre organizzate nei più importanti centri espositivi, accompagnate da feste, concerti ed eventi speciali fino all’autunno.

Il Dadaismo nasceva appunto nel 1916 a Zurigo, dove si erano riuniti artisti provenienti da diverse nazioni e rifugiatisi nella Svizzera neutrale allo scoppio della prima guerra mondiale. Il movimento, formato da Hans Arp, Tristan Tzara, Marcel Janco, Richard Huelsenbeck e Hans Richter, ebbe successivamente un forte sviluppo anche in Francia e in Germania, ma sin dall’inizio aveva interessato soprattutto le arti visive, la letteratura (poesia, manifesti artistici), il teatro e la grafica. Questa avanguardia, ribelle a ogni logica e razionalità, incarnava la sua politica anti-bellica attraverso un completo rifiuto degli standard artistici (a partire dal nome, ‘dada’, che non ha un vero e proprio significato), attraverso la realizzazione di opere che erano contro l’arte stessa. Il Dadaismo ha quindi messo in dubbio e stravolto le convenzioni dell’epoca, dall’estetica cinematografica e artistica alle ideologie politiche, enfatizzando la stravaganza, la"d2" derisione e l’umorismo. Gli artisti dada dunque erano volutamente irrispettosi, e manifestavano palese disgusto nei confronti delle usanze del passato, mentre ricercavano la libertà creativa utilizzando tutti i materiali e le forme disponibili. Tendenza questa che attraeva subito Marcel Duchamp, molto colpito dalla diffusione di prodotti industriali, già nel 1913 era autore della prima opera ideata con un oggetto: la ruota della bicicletta.

L’esordio ufficiale del movimento si fa coincidere con il 5 febbraio 1916, giorno in cui veniva inaugurato il Cabaret Voltaire, fondato dal regista teatrale Hugo Ball. E naturalmente le celebrazioni del Centenario ripartono da qui, da questa culla del Dadaismo, che ha messo in programma fino al 18 luglio 165 giorni di festa (ognuno dedicato a uno di 165 dadaisti), con soirèe quotidiane, allo scopo di creare uno spazio artistico, una sorta di casa delle corporazioni degli artisti. Anche il resto della città festeggerà in grande stile l’anniversario della nascita del Dadaismo. Fino all’1 maggio, il Kunsthaus Zurich ospitaerà invece la mostra "d3"Dadaglobe Reconstructed’ con oltre 200 opere e testi spediti a Tristan Tzara nel 1921 da artisti di tutta Europa. Il Museo Nazionale Zurigo, con ‘Dada Universale‘ punterà (fino al 28 marzo) quindi i riflettori sulla portata globale e universale del Dadaismo e proponendo le icone assolute del movimento come il celeberrimo orinatoio di Marcel Duchamp. E se il 13 febbraio il Kunsthaus Zurich organizzerà il ‘Ballo in maschera dada‘, dal 25 febbraio all’8 maggio il Museum Haus Konstruktiv proporrà ‘Dada anders‘ dedicata alle straordinarie esponenti femminili del movimento: Sophie Taeuber-Arp, Hannah Hoech ed Elsa von Freytag-Loringhoven.

A marzo (il 2, 4, 5, 10 e 12) il Miller’s Studio metterà in scena l’opera lirica assurda ‘Roue de bicyclette‘ e dal 18 marzo al 17 luglio il Museo Rietberg allestirà ‘Dada Afrika‘, che per la prima volta affronterà una tematica ancora poco approfondita, vale a dire il confronto dei dadaisti con l’arte e la cultura extraeuropee. Ancora una festa"d4" danzante il 13 maggio, questa volta addirittura nella stazione centrale di Zurigo e dal 3 al 26 giugno anche il festival Zuercher Festspiele celebrerà l’anniversario del movimento approfondendone il mito. Molto attesa, dal 3 giugno al 25 settembre negli spazi del Kunsthaus Zuerich, ‘Francis Picabia, una retrospettiva‘, la mostra che esplora la parabola creativa di Picabia, dai primi successi al contributo al Dadaismo, passando per le controverse pin-up, fino alle astrazioni. Infine, sarà la volta di Manifesta, quest’anno ospitata a Zurigo dall’11 giugno al 18 settembre, a rendere omaggio a questo importante anniversario con eventi speciali.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.