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"woodstock"A quarant’anni dal mitico concerto di Woodstock del 1969, il Generation Gap degli anni Sessanta in America è poco più di un ricordo. Genitori e figli litigano ancora, certo, ma le barricate sono cadute: i ‘Boomers’ (ribelli di allora) vanno molto più d’accordo con i ‘Millennials’ (i ventenni di oggi), e il merito potrebbe essere dei Beatles.

E’ questo il quadro che emerge da un sondaggio effettuato dal Pew Research Center, organizzazione tra le più affidabili negli Stati Uniti, diffuso non a caso in occasione del quarantesimo anniversario dello storico concerto del 1969. Secondo il centro di ricerca, il conflitto generazionale in America sarebbe oggi ai suoi minimi storici, anche grazie alle canzoni dei Beatles.

Genitori e figli litigano ancora, certo, ma ormai le barricate sembrano essersi ridotte a dei semplici muretti. Se la musica resta un termometro del rapporto tra genitori e figli, a quarant’anni di distanza da Woodstock mette oggi in evidenza che – anche grazie ai Beatles – le visioni del mondo non sono più così diametralmente opposte come allora.

Quarant’anni fa era così: tra gli uni e gli altri si ergevano muri, al punto che Woodstock divenne il simbolo di un ‘Generation Gap’ apparentemente incolmabile. Oggi in America padri e figli escono insieme, vanno a vedere il baseball, parlano del futuro. E – rileva la ricerca – ascoltano le stesse canzoni: quelle dei Beatles.

Il ha conquistato un pò tutti: dai 16 ai 64 anni, è il genere prediletto della maggior parte degli intervistati, mentre dopo i 65 si preferisce il country. I leader indiscussi della classifica sono però i Beatles, che si collocano nella «top four» di tutte e quattro le fasce generazionali.

Secondo Paul Taylor, direttore del centro di ricerca, il quartetto di Liverpool avrebbe avvicinato genitori e figli, ammorbidendo i conflitti e facendo cantare a tutti le stesse canzoni. Successi come ‘When I’m 64’, ‘Here Comes the Sun’e ‘All You Need Is Lovè avrebbero insegnato ai giovani a contestare senza essere troppo irruenti, e ai genitori ad essere più tolleranti verso le recriminazioni dei figli.

Brutte notizie, invece, per i nostalgici del ’69: mentre l’amore per i Beatles è trasversale nei gruppi di tutte le età, per i giovani americani Woodstock sembra essere poco più di un nome dai contorni sfumati: più della metà degli intervistati tra i 16 e i 29 anni, infatti, non ha saputo identificarlo, rispondendo con un sincero «non so».

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.