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Finisce alla grande l’autunno sanseverinese. Dal 4 ottobre fino a al primo novembre solo arrivi e in tanti. Oltre mille posti a dormire presi d’assalto insieme con ristoranti e agriturismi per assaggiare le delizie di questo meraviglioso posto immerso nel cuore del Parco Nazionale del Pollino perla della Lucania.
Tra trekking urbano, passeggiate con degustazioni di caldarroste, crespelle e caciocavallo impiccato fatto secondo la migliore tradizione del territorio. Poi il Cannariculo diVino una sorta di degustazione di vini prodotti nel territorio tra il dolce e l’amaro, un aglianico di buona fattura. Intrattenimento musicale con suoni e richiami musicali storici e locali che hanno attratto tanti che si sono riversati nei boschi, nelle contrade e nello stesso borgo di Sanseverino al richiamo di organetti e fisarmoniche che hanno ben accompagnato, in mezzo a tutto, la festa di Halloween per i bambini che in insieme alle famiglie sono state attratte dall’iniziativa dell’associazione “Artisti Naty”.
La serata finale di sabato primo novembre è stato un momento che ha unito momenti di allegria, festa , giubilo e trionfo insieme a gente proveniente da diverse regioni del Sud. La Puglia con la maggiore presenza poi la Campania e il territorio del nord della Lucania. Una folla immersa nei prodotti locali tra funghi porcini, formaggio ben stagionato del posto, frutta locale assaporata con il gusto della ritrovata essenzialità. Serata finale nella piazza centrale tra gli stand per assaggiare prodotti cucinati al momento come la polenta locale con contorno di sugo di carne di maiale a fare da protagonista insieme con pasta locale pasta fatta al momento con sugo della migliore tradizione cucinato dalle donne del luogo. Tante castagne arrostite e bollite a fare da contorno con liquori al sapore del porcino, di castagne e gocce di limone e arancio del posto. Momenti anche di cultura storica nel vistare la chiesa di San Severino fondata tra il X e l’XI secolo, ampiamente rimaneggiata in stile barocco nel Settecento custode ancora di elementi della struttura originaria, tra cui un antico rosone e resti di una chiesa rupestre. Una manifestazione ben riuscita con molti che hanno richiesto i costi di una casa per poter ritrovarsi e ritrovare il bello tempo. Richieste fatte di una speranza importante: ritornare per non andare via più soprattutto di quelli che nelle città non vogliono più stare perché da tempo registrano solo fallimenti. San Severino Lucano lavora da tempo con le varie associazioni presenti e la stessa amministrazione per un “ritorno a casa”.
Oreste Roberto Lanza






