Tempo di lettura: 1 minuto

(Adnkronos) –
Una corona per ‘re Donald Trump. Il presidente degli Stati Uniti, accolto dal presidente della Corea del Sud, Lee Jae Myung, riceve un dono speciale. 

A Trump è stata regalata la replica di una corona d’oro, storicamente indossata dai sovrani sudcoreani. Nell’incontro andato in scena a Gyeongju, Trump si è visto donare un manufatto che riproduce fedelmente le corone d’oro più imponenti e elaborate risalenti al periodo della dinastia Silla, che governò la penisola coreana dal 57 a.C. al 935 d.C. L’oggetto rappresenta il “legame divino tra leadership celeste e terrena”. L’ufficio presidenziale di Seul ha ulteriormente chiarito che il dono rappresenta “pace, coesistenza e prosperità condivisa nella penisola – valori che rispecchiano la lunga era di stabilità della dinastia Silla”. 

Al presidente americano è stato anche conferito il Gran Ordine di Mugunghwa, la più alta onorificenza della Corea del Sud rappresentata da una medaglia, con una foglia d’alloro che simboleggia la prosperità e che è stata consegnata “in attesa della pace e della prosperità che porterà nella penisola coreana”. “È un grande onore. Vorrei indossarla subito”, il commento di Trump. 

 

 

La corona in regalo arriva in un momento particolare. Recentemente, negli Stati Uniti sono andate in scena manifestazioni ‘No Kings’ per protestare contro la linea autoritaria dell’amministrazione Trump. “Non sono un re, mi faccio il culo per il bene del mio paese”, ha replicato il presidente. Trump, negli stessi giorni, ha condiviso contenuti generati dall’intelligenza artificiale che lo ritraevano con una corona, ai comandi di un caccia da cui veniva lanciato letame sui manifestanti. 

internazionale/esteri

webinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.