Tempo di lettura: 2 minuti

(Adnkronos) – “Il nostro Istituto ha da molti anni uno spiccato interesse verso i meccanismi patogenetici dell’asma bronchiale e della poliposi nasale. In questi ultimi anni ci siamo dedicati a comprendere i meccanismi responsabili della malattia e di rendere ragione di quello che è l’effetto terapeutico dei farmaci biologici, nel caso dello studio che presentiamo oggi, di mepolizumab che spiega il perché dei risultati che vediamo in pratica clinica”. Così Andrea Matucci, dirigente medico del reparto di Immunologia dell’Azienda ospedaliero universitaria Careggi di Firenze, in occasione dell’incontro con la stampa ‘Nuove frontiere nella gestione della rinosinusite con poliposi nasale’ promosso da Gsk a Milano, commenta i risultati dello studio condotto dagli specialisti dell’ospedale universitario fiorentino, guidati da Matucci, sui benefici di mepolizumab nei pazienti con rinosinusite cronicacon poliposi nasale (CRSwNP). 

“Si tratta di una malattia molto impattante sulla qualità di vita dei nostri pazienti – spiega l’esperto – e che si combina con l’asma bronchiale in percentuali molto alte, superiori al 60-70%. È quindi necessario capire non solo quali sono i meccanismi della malattia ma anche qual è il razionale per il quale noi andiamo a utilizzare questi farmaci biologici. Lo studio ha selezionato, nella pratica clinica di tutti i giorni, i pazienti affetti da poliposi nasale ed è andato a vedere, oltre all’effetto clinico che noi ben conosciamo, il perché di questo effetto”. 

La ricerca ha preso in esame 15 pazienti affetti da rinosinusite cronica con poliposi nasale , condizione che comporta una modifica del tessuto epiteliale delle cavità nasali, alla base della formazione dei polipi, con conseguente ostruzione nasale, dolore, perdita dell’olfatto e, soprattutto, recidive frequenti anche dopo interventi mirati. Il farmaco – è stato ricordato nel corso dell’evento – mepolizumab, è stato somministrato per una durata mediana di circa 7 mesi, con l’effetto di una riduzione significativa degli eosinofili infiammatori, non solo nel sangue ma anche nella mucosa nasale, sede della formazione dei polipi nasali, comportando benefici clinici significativi così riassunti da Matucci: “Abbiamo osservato una riduzione della dimensione dei polipi nasali, il contestuale controllo dell’asma, un miglioramento della qualità della vita e il recupero del senso dell’olfatto”.  

salute

webinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.