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Festa doveva essere e così è stato. Piazza del Plebiscito a Napoli ha salutato uno dei suoi Re per il grande tributo di “Pino è – Il viaggio del Musicante”, l’atteso evento-tributo dedicato a Pino Daniele, a 70 anni dalla nascita e a dieci dalla sua scomparsa.

Un appuntamento costruito con un occhio alle esigenze televisive (mega-palco, scenografia che buca lo sguardo con la sagoma di Pino piazzata al centro), e l’altro alla kermesse sonora che tutti in Italia nel bene e nel male seguono, ovvero il Festival di Sanremo cui il cast raccolto dalla direttrice artistica e conduttrice della serata Fiorella Mannoia, insieme a Carlo Conti, poteva ben sovrapporsi: Elisa, Giorgia, Emma, Elodie (in collegamento remoto dalla sede che ospita la mostra permanente dedicata al cantautore, sita giusto in fronte al Maschio Angioino), Geolier, Mahmood, Salmo, Giuliano Sangiorgi, Francesco De Gregori, Diodato, Irama, Noemi, The Kolors, Serena Brancale, Raf, Ron, Rocco Hunt, Clementino, Alex Britti, Enzo Avitabile, con la partecipazione speciale di Alessandro Siani e di musicisti da sempre vicini alla storia di Pino Daniele come Gigi De Rienzo, Ernesto Vitolo, Rosario Jermano e Tullio De Piscopo. A ognuno di loro viene chiesto sul palco di raccontare il suo ‘Pino È’ e così i ricordi si espandono, diventano vivi, riportano indietro nel tempo, perchè in quello che viviamo oggi la sua gigantesca statura manca maledettamente.

Le esibizioni sono di livello, fra quelle certamente più ispirate restano quelle di Elisa con una delicatissima esecuzione di “Quando”, ribadendo la poesia di un Pino Daniele capace di fondere con il suo genio diverse culture, Giorgia con una rapinosa “Se mi vuoi”, una ben ritrovata Emma, che si emoziona nel ricordare di come Pino l’avesse scelta nonostante lei in quel momento potesse vantare “solo” la vittoria a un talent. Di lui riprende la meravigliosa “Stare bene a metà”, per poi richiamare l’amica romana e volare sulle cime di “Vento di passione”, trascinando un pubblico in delirio. Strepitoso anche Diodato, che rende fluente la poesia di ‘Anna verrà’, egualmente sorprendente Francesco De Gregori, che sceglie “Putesse essere allero”, per ricordare quanto la sua classe gli consenta di abbreviare le distanze linguistiche e di formazione, fino alla versione da KO di “Tutta nata storia”, in cui il vecchio complice di tante avventure Enzo Avitabile, ribadisce quanto l’ispirazione di Napoli e di chi la vive ancora adesso possa fare la differenza con una rilettura vibrante e piena di colori.

La serata non è sfilata via solo in musica, perchè si è pensato anche alla solidarietà, con la Fondazione “Pino Daniele Ets”, sempre in evidenza nel suo impegno nel finanziare borse di studio (è stata Rossana De Pace a vincere il Musicante Award, progetti educativi per combattere la dispersione scolastica e portare la musica nelle realtà più fragili, oltre a sostenere il Progetto Preme di Open (Associazione Oncologia Pediatrica e Neuroblastoma) per garantire cure innovative ai bambini oncologici. Ultimi bagliori con Fiorella e Ron insieme, una fascinosa Elodie, totalmente a suo agio nella stupenda melodia di “Qualcosa Arriverà”. Come ha ricordato un disciplinato Alessandro Siani in un monologo estremamente appassionato, Alessandro Siani “Se Maradona è stato la mano di Dio…Pino ha rappresentato la voce”. Evviva per i Re di Napoli quindi, con la promessa di rendere immortale questa musica, così contemporanea e densa di passione. La serata andrà in onda domani sera (sabato 20) in prima serata su Rai 1.

Vittorio Pio

Redazione

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