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Siamo stati lì, tutti insieme. Direttore e tutti i componenti del nostro giornale a vedere, ascoltare e, soprattutto capire il pensiero di andare oltre.  Lo abbiamo fatto con la diretta dal nostro sito www.lsdmagazine.com per trasmettere a tutti, ed in primis su Puglia e Basilicata, una Campionaria che potremo dire naviga speditamente nei mari internazionali. Con il tema “Soffia a Levante – la pace costruisce ponti, il commercio li attraversa” Lsd Magazine ha raccontato, continuerà a farlo fino al 21 settembre, il momento della partenza della nuova navigazione dell’ottantottesima Fiera del Levante o di Levante apertasi oggi a Bari. Un grande appuntamento dedicato all’incontro tra culture, mercati, innovazioni e persone. iù che un appuntamento da tempo è diventato una visione che mette, ogni anno, la forza del dialogo e l’importanza degli scambi internazionali proprio in questo tempo storico dove il verbo costruire è diventato la chiave necessaria per creare giuste connessioni, vere condivisioni utile a percorrere la strada della pace che si realizza solo con una arma vera: Il dialogo.

Con le nostre redazioni di Puglia e Basilicata, Lsd Magazine, ha assistito al taglio del nastro e prima ancora il saluto dell’ultimo discorso dell’attuale Presidente della Regione  Michele Emiliano ( “ultimo per ora”) e del Ministro per la Protezione Civile e per le Politiche del mare Sebastiano Musumeci. Un po di nostalgia ha attraversato le parole del Presidente Michele Emiliano quando ha dichiarato: “Cari amici, mi dispiacerà̀ l’anno prossimo non essere più̀ con voi a fare questo discorso dopo 21 inaugurazioni della Fiera del Levante”. Ma nel discorrere non è mancato l’entusiasmo con un tocco di emozione quando  ha ricordato il suo primo discorso: “ Sono stati anni esaltanti, sin dalla prima volta nel 2004 quando Berlusconi mi disse “bel discorso, ma la prossima volta legga più̀ lentamente se no non si capisce niente”. Ero spaventato e volevo a tutti i costi finire in fretta!”. Poi giù con i ricordi : “Questi venti anni  hanno consentito di verificare insieme di cosa siamo capaci e di quello che non siamo riusciti a fare. Abbiamo voluto proporre un modello diverso da quello che in passato privilegiava la figura dell’uomo solo al comando che determinava tutto, persino chi dovesse essere il sindaco di un paesino.

Leader isolati che, invece di generare fiducia, finivano per alimentare tensioni e spinte contrarie. Noi abbiamo scelto un percorso fatto di ascolto e partecipazione, convinti che le decisioni più̀ solide nascano sempre da un lavoro comune. È così che i dati sullo sviluppo economico, sull’occupazione, sulla sanità, sul turismo, sulla cultura, sulla attrazione degli investimenti, sull’agricoltura, sulla capacità di trattamento delle acque e di gestione della siccità ci hanno assegnato un ruolo guida in tutto il Mezzogiorno. A questo si aggiungono le migliaia e migliaia di assunzioni nelle strutture della Regione Puglia, nella sanità regionale, nelle agenzie e aziende regionali, che hanno rafforzato la macchina amministrativa, rendendola più̀ solida, efficiente e capace di dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini. E non dimentichiamolo, hanno dato delle certezze a tantissimi figli di questa terra che hanno studiato qui o che sono rientrati in Puglia dopo aver studiato e lavorato fuori. Sono stati loro a permetterci di fare grandi passi avanti e ne sono certo, sono la base su cui si potrà̀ costruire un futuro ancora migliore.

Impegno di tutti per il futuro dovrà̀ essere quello di lavorare per consentire a sempre più̀ pugliesi di rientrare nella nostra terra insieme a tutti coloro che nel mondo sceglieranno la Puglia come luogo di elezione, o di non essere costretti ad abbandonarla”. Un pensiero rivolto a tutti i comuni ma in particolare quello rivolto a Taranto più di tutti : “Concludere il mandato sapendo che la de carbonizzazione dello stabilimento siderurgico di Taranto è un obbligo vincolante per il nuovo acquirente è uno dei risultati per me più significativi. Lo avevamo detto sin dall’inizio che quella era l’unica strada per salvaguardare il primario diritto alla salute con il lavoro e il mantenimento della produzione ritenuta strategica dallo Stato. E alla fine siamo riusciti a raggiungere una intesa tra tutti i livelli istituzionali e tra forze politiche diverse. Per la prima volta nella storia di questa vicenda industriale si realizza una prospettiva che rimette al centro della politica la vita delle persone e la loro tutela”. Poi il saluto finale: “Saluto tutti voi, cittadini e cittadine di questa splendida terra e del mondo: la Puglia, tanto bella quanto complessa, ricca di differenze che sono la sua forza.

Governarla significa accogliere anche qualche contestazione e i pareri discordanti, perché́ solo dal confronto nascono la lucidità̀ e la capacità di portarla avanti con coraggio e amore”. Poi le conclusioni del Ministro Musumeci apprezzate molte dalla platea come uomo del Sud, già Presidente della Regione Sicilia: “La Puglia rappresenta e sintetizza forse meglio di qualsiasi altra regione le angosce, le preoccupazioni, le speranze, le certezze e la tenacia del popolo meridionale. Esattamente come la Fiera di Bari è stata nel tempo forza, passione e destino del Sud Italia, fino a diventare poi interprete delle certezze di tutto il popolo italiano”. E infine: “Il futuro del Mezzogiorno d’Italia è soprattutto nei mercati del Sud che cambia, al quale dobbiamo guardare con uno sguardo diverso. Io credo che questo ponte con l’Africa potrà vedere Bari come centro non solo geografico ma anche strategico”. Un discorso che ha trovato il consenso di tutti del resto gli applausi di tutti lo hanno confermato. Il nastro tricolore è tagliato e la navigazione è iniziata a guidarlo sarà un nuovo Presidente della regione che per molti convintamente sarà Antonio De Caro in prima fila ad ascoltare attentamente di dati di bordo. Ma il punto importante che la Fiera del Levante o di Levante resta il luogo che vive con l’obiettivo di rafforzare i legami commerciali e promuovere il dialogo tra Europa , Africa e Medio Oriente.

Oreste Roberto Lanza

Oreste Roberto Lanza

Oreste Roberto Lanza è di Francavilla Sul Sinni (Potenza), classe 1964. Giornalista pubblicista è laureato in Giurisprudenza all’Università di Salerno e laureando per la Facoltà di Scienze Politiche in Relazioni Internazionali, attivo nel mondo del giornalismo sin dal 1983 collaborando inizialmente con alcune delle testate del suo territorio per poi allargarsi all'intero territorio italiano. Tanti e diversi gli scritti, in vari settori giornalistici, dalla politica, alla cultura allo spettacolo e al sociale in particolare, con un’attenzione peculiare sulla comunità lucana. Ha viaggiato per tutti i 131 borghi lucani conservando tanti e diversi contatti con varie istituzioni: regionali, provinciali e locali. Ha promozionato i prodotti della gastronomia lucana di cui conosce particolarità e non solo.