Tempo di lettura: 2 minuti

La Regione Basilicata, in partenariato con la Cooperativa Sociale Studio Iris e con il contributo del Ministero della Giustizia – Dipartimento per gli Affari di Giustizia, lancia il progetto DI.CO – “Informazione e assistenza alle vittime. Il diritto di comprendere e di essere compresi”, un’iniziativa innovativa volta a tutelare e sostenere le vittime di qualsiasi tipologia di reato. Il progetto, finanziato con risorse ministeriali 2023-2024 pari a circa 61.000 euro, prevede la creazione di due sportelli informativi a Potenza e a Matera, dotati di équipe multidisciplinari in grado di assicurare ascolto, accoglienza, supporto psicologico, assistenza legale e accompagnamento ai servizi del territorio. L’obiettivo è garantire piena attuazione alle disposizioni della Direttiva 2012/29/UE, che sancisce i diritti, l’assistenza e la protezione delle vittime di reato. Gli sportelli saranno anche centri di raccolta ed elaborazione dati, per favorire il consolidamento di una rete territoriale di supporto e il rafforzamento delle prassi virtuose già attive. «Con il progetto DI.CO la Regione Basilicata intende rafforzare il proprio impegno a favore delle persone più fragili, garantendo che nessuna vittima resti sola di fronte al reato subito» – ha dichiarato l’Assessore alla Salute, Politiche per la Persona e PNRR, Cosimo Latronico- «Attraverso l’apertura degli sportelli a Matera e Potenza mettiamo a disposizione strumenti concreti di informazione, ascolto e sostegno psicologico, nel pieno rispetto della normativa europea. È un passo importante per costruire una rete stabile e permanente di tutela che sappia prevenire anche la cosiddetta “vittimizzazione secondaria”, cioè il rischio che la persona subisca ulteriori traumi nel percorso di denuncia e giustizia». Latronico ha inoltre sottolineato: «Questa iniziativa rappresenta un modello di governance condivisa, che integra la dimensione sociale e sanitaria con quella della giustizia, rendendo la Basilicata una regione capace di offrire risposte concrete e tempestive ai bisogni delle persone vittime di reato».

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.