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(Adnkronos) –
Caso razzismo agli Us Open 2025? Nello Slam americano, a cui Jannik Sinner è arrivato da campione in carica, si sta ancora parlando dell’accesa lite tra la lettone Jelena Ostapenko e la statunitense Taylor Townsend, andata in scena subito dopo la fine del match valido per il secondo turno del tabellone femminile e vinto dall’americana in due set. Ostapenko ha rimproverato all’avversaria comportamenti poco corretti e conformi alle regole non scritte del fair play tennistico, tanto che sotto rete, come rivelato dalle giocatrici nel post partita, è arrivata a definirla “senza classe né istruzione”. 

Le parole di Ostapenko hanno fatto gridare qualcuno al razzismo, tanto che la stessa giocatrice si è dovuta difendere con una storia sul proprio profilo Instagram: “Ho ricevuto molti messaggi che dicevano che sono una razzista. Non sono mai stata razzista nella mia vita e rispetto tutte le nazioni del mondo, per me non è importante da dove proviene una persona”, ha scritto Jelena, “ci sono delle regole nel tennis e anche se il pubblico è dalla tua parte non puoi usarle per mancare di rispetto all’avversaria. Purtroppo per me, venendo da un piccolo Paese, non ho la possibilità di giocare nella mia patria. Mi è sempre piaciuto giocare negli Stati Uniti e agli Us Open, ma questa è la prima volta che una giocatrice si è comportata in un modo così irrispettoso”. 

Della lite Ostapenko-Townsend, e in particolare delle accuse di razzismo che l’hanno accompagnata, ne ha parlato anche la tennista statunitense Naomi Osaka: “È una delle cose peggiori che si possano dire a un tennista nero in uno sport a maggioranza bianca. Penso che sia stato un pessimo momento e che l’abbia detto alla peggior persona a cui potesse mai dirlo. E non so se Ostapenko conosca la storia americana”. 

A commentare il caso, sempre da New York, sono arrivate anche le parole dell’americana Coco Gauff, numero tre del mondo e vincitrice dell’ultimo Roland Garros: “So cosa si sono dette dopo la partita. Credo che la questione sia stata dovuta all’agitazione e alla concitazione del momento. Penso che Jelena fosse un po’ emotiva dopo la sconfitta. Non avrebbe dovuto dirlo, a prescindere da come ci si sente”, ha detto Gauff, “Conoscendo Taylor personalmente, è l’opposto. È una delle persone più gentili che abbia mai incontrato. È molto più di questo. È una mamma. È una grande amica. Una tennista di talento. E una brava persona. Alla fine di questo torneo spero che la gente la conosca più a fondo e impari a conoscerla meglio di quanto detto al termine di questa partita”. 

 

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Redazione

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