Tempo di lettura: 2 minuti

sabato 6 settembre a Policoro, Centro giovanile “Padre Minozzi2, alle 11, conferenza stampa  della Consulta delle Aggregazioni Laicali della Diocesi di Tursi-Lagonegro. Il tema è legato al  nuovo Piano Strategico Nazionale per le Aree Interne (PSNAI), 2021-2027. Un tema attuale e forteche la Diocesi e l’intera regione Basilicatain gran parte costituite da piccoli paesi a bassa consistenza demografica vuole chiarire. L’approfondimento verterà su diversi punti del piano strategico: Trasporti dove si individua come fabbisogno il “Potenziamento dei collegamenti con porti, stazioni ferroviarie e aeroporti e con i poli erogatori di servizi”. La mancanza di un aeroporto regionale e con lo schema ferroviario alquanto ridotto, e di altri territori simili, è legittimo chiedersi come si possa pensare di intervenire nel concreto senza entrare pienamente nel merito proprio della carenza o dell’insufficienza di questo livello diciamo “superiore”. La situazione non è molto diversa per altri settori e aspetti (la sanità, il lavoro, la cultura e l’educazione, la salubrità e protezione dell’ambiente) basilari per garantire una dignitosa qualità di vita a chi resta nelle piccole comunità delle aree interne. Impossibile non rilevare la discrepanza fra il dichiarato e l’indicazione di soluzioni per garantire il diritto di restare e per incentivare il ritorno di chi ha voluto o dovuto partire. Il tema dello spopolamento sarà al centro della discussione dove proprio nel piano si afferma: “Queste aree non possono porsi alcun obiettivo di inversione di tendenza, ma nemmeno essere abbandonate a se stesse hanno bisogno di un piano mirato che le accompagni in un percorso di cronicizzato declino e invecchiamento”. Si rinuncia ad invertire la tendenza allo spopolamento? Si sta pianificando il declino? Si certifica la fine dei municipi delle aree interne con una struttura demografica compromessa ovvero della maggior parte dei comuni presenti sul nostro territorio nazionale. Insomma la consulta delle Aggregazioni Laicali della Diocesi di Tursi-Lagonegro sono chiare:“Come cittadini che “abitano” consapevolmente il proprio territorio e che si professano cristiani, non possiamo accettare questa sorta di eutanasia. Restare in silenzio sarebbe contraddire la nostra vocazione umana, prima ancora che civile e di fede, a coltivare semi di speranza. Per questo prendiamo posizione non “contro”, ma pro vita delle aree interne. L’obbedienza creativa al Vangelo abilita a immergersi nella storia, portando sempre un messaggio profetico, un messaggio per l’uomo anche a proposito della questione della restanza. L’incontro avrà i riflettori puntati sul diritto di poter scegliere di restare e vivere dignitosamente nel proprio paese.

 

Oreste Roberto Lanza

Oreste Roberto Lanza è di Francavilla Sul Sinni (Potenza), classe 1964. Giornalista pubblicista è laureato in Giurisprudenza all’Università di Salerno e laureando per la Facoltà di Scienze Politiche in Relazioni Internazionali, attivo nel mondo del giornalismo sin dal 1983 collaborando inizialmente con alcune delle testate del suo territorio per poi allargarsi all'intero territorio italiano. Tanti e diversi gli scritti, in vari settori giornalistici, dalla politica, alla cultura allo spettacolo e al sociale in particolare, con un’attenzione peculiare sulla comunità lucana. Ha viaggiato per tutti i 131 borghi lucani conservando tanti e diversi contatti con varie istituzioni: regionali, provinciali e locali. Ha promozionato i prodotti della gastronomia lucana di cui conosce particolarità e non solo.