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Alla trentanovesima edizione del Festival del Cabaret non solo Mauro Pulpito ma soprattutto Debora Villa. Forte, audace, padrona del palcoscenico ha saputo tenere il timone della nave ben dritto con una vis comica e ironica autentica, libera da qualsiasi impedimento condizionante. Un faro che ha legato il proprio sé a quello del pubblico, alle aspettative della platea. Si chiama teoria delle impressioni, quello che si aspetta di vedere un pubblico che cerca attimi di serenità, sorrisi e risate composte. Donna del nord ma molto del Sud attrice, comica e autrice italiana nata a Pioltello nel 1969, nota per il suo ruolo nella sitcom Camera Café e per la sua partecipazione a programmi come Zelig, Colorado e Le Iene, prima del grande finale la cerchiamo, la incontriamo per sentire dalla sua voce impressioni e pensieri su questa edizione 2025 del Festival del Cabaret.
Ventinovesima edizione del Festival del Cabaret di Martina Franca . Debora Villa torna a fare coppia con Mauro Pulpito dopo la storica edizione del venticinquennale del 2021. La prima sensazione o emozione rivederlo al tuo fianco
“Beh, è sempre molto bello lavorare con Mauro, anche perché c’è tantissima complicità oramai ci capiamo al volo ed è entusiasmante poter condividere il palco con un professionista di questo livello”.
Formazione teatrale con la scuola “Quelli di Grock” e Raul Manso, una carriera di attrice, comica e conduttrice in TV, teatro e radio. È nota per il ruolo nella sitcom Camera Café, ha partecipato a programmi come Zelig, Le Iene e Glob per poi finire al Festival del Cabaret di Martinafranca, una diminutio, un’opportunità oppure planare su un pianeta dove continuare ad imparare?
“Mai smettere di imparare la vita è una scuola incredibile, non solo sul palco la persona dalla quale imparo di più è mia figlia che mi insegna ogni giorno a essere una donna migliore”
Autrice di libri, impegnata su tematiche di diversità e inclusione. In questo tempo liquido senza significati importanti. Il libro che vorresti scrivere raccontando cosa?
“Beh, il libro che potrei scrivere oggi come oggi, purtroppo ancora molto attuale è sul patriarcato, ma lo farei al contrario farei un libro sul patriarcato utilizzando tutti gli stereotipi discriminatori di genere che gli uomini utilizzano nei confronti delle donne così magari si rendono conto”.
Conduttrice del morning show “Si salvi chi può” per Radio Monte Carlo della tua vita artistica cosa salveresti e del tuo privato cosa valorizzeresti?
“Ma della mia vita artistica, salverei tutto anche le cose negative, anche gli spettacoli andati male e soprattutto a inizio carriera anzi forse quelli salverei con più attenzione perché è proprio grazie agli errori che si impara di più”
Quando si va in scena il proprio SE deve essere conforme alle aspettative del pubblico. Poi nel camerino l’Io di Debora Villa che cosa racchiude in verità. C’è amore oltre Lisa?“Quando salgo sul palco, la fortuna di essere sempre me stessa mi sono creata un percorso mio che magari non è super pop, ma mi consente di essere sempre sincera con me stessa e con tutte le persone che ho di fronte quello che instauro con il pubblico è sempre un rapporto di complicità e un Do ut des” un’energia che si interscambia per tutta la durata dello spettacolo Amo tantissimo il mio lavoro non potrei farne un altro mi ritengo una persona molto, molto fortunata. Il mio privato è fantastico un compagno che amo tantissimo e ho una figlia incredibile non potrei avere tesoro più grande”.
Per la trentesima edizione del Festival del Cabaret 2026 la rivedremo sul palco dell’Ateneo Bruni. Parola di Giovanni Tagliente. Si è guadagnato il palco ma soprattutto la stima del pubblico di Martina Franca che non è poco. Del Resto nei suoi occhi c’è sincerità e amore per quello che fa. Una professionista come si dice senza maschere..







