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(Adnkronos) – A tre anni dalla sua emozionante tournée d’addio, Phil Collins torna a far parlare di sé, ma stavolta non per la musica. Nelle ultime ore, alcune voci circolate sui media internazionali – rilanciate inizialmente dal sito americano Tmz – avevano fatto temere il peggio per la salute dell’ex frontman dei Genesis, tanto da ipotizzare cure palliative. Tuttavia, un rappresentante ufficiale del musicista britannico ha prontamente smentito ogni allarmismo. 

“Phil è stato effettivamente ricoverato, ma solo per un’operazione programmata al ginocchio”, ha fatto sapere il portavoce. “Non c’è alcun aggravamento improvviso delle sue condizioni di salute”. Collins, 74 anni, lotta da tempo con una serie di problemi fisici, in particolare legati alla schiena. Dal 2007, l’artista soffre infatti di una grave lesione alla colonna vertebrale, causata – secondo i medici – da decenni passati alla batteria in posizioni scorrette. Una condizione che negli anni ha progressivamente limitato la sua mobilità e lo ha infine costretto ad abbandonare definitivamente il suo strumento. 

Nel documentario ‘Phil Collins: Drummer First’, trasmesso nel 2024, suo figlio Nicholas – anch’egli batterista e spesso al suo fianco sul palco – aveva raccontato: “Ha subito una seria operazione al collo. È stato difficile vederlo affrontare tutto questo, ma ha sempre mantenuto una grande forza d’animo”. Durante la sua ultima apparizione in Francia, nel corso della tournée di addio, Collins era salito sul palco visibilmente provato, seduto per tutta la durata del concerto. Nonostante ciò, aveva regalato al pubblico un’esibizione toccante, con una voce ancora capace di evocare la magia dei grandi classici come ‘Turn It On Again’ e ‘Mama’. Dopo aver passato il testimone musicale a suo figlio e aver dichiarato di volersi dedicare alle “rose del suo giardino”, l’artista ha mantenuto un profilo basso. Ma la sua leggenda – e la preoccupazione affettuosa dei fan – continua ad accompagnarlo anche lontano dai riflettori. 

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Redazione

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