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Esce il prossimo 6 novembre il film su Anna Magnani scritto e diretto da Monica Guerritore. Il primo film da regista della grande attrice calabrese, natia di Palmi, al Marateale riceverà il premio alla carriera come riconoscimento di tanti anni di teatro e di cinematografia di impegno. Scrittrice di grande sensibilità. Nei suoi diversi libri in particolare “La forza del cuore” c’è un pensiero meraviglioso: “Io ho cercato di alzare lo sguardo e incrociare quello di chi mi cammina a fianco o mi viene incontro.
È quello sguardo cerco di offrire a tutte le donne che interpreto”. Contesa tra cinema (in piccoli ruoli, come in Peccato veniale, 1974, di S. Samperi) e teatro (le esperienze con G. Strehler al Piccolo Teatro di Milano), privilegia il secondo, anche in ragione di un sodalizio professionale e personale con l’attore-regista G. Lavia. Sul grande schermo la freschezza poco più che adolescenziale degli esordi, spesso impiegata in pellicole di elevate pretese culturali (Uomini e no, 1980, di V. Orsini), cede il passo a una femminilità focosa e torbida in film erotici fintamente trasgressivi e patinati: (Fotografando Patrizia, 1984, di S. Samperi, e le pellicole dirette da Lavia, da Scandalosa Gilda, 1985, a La lupa, 1996). Una grande donna, forte verace dal respiro lungo. Attrice autentica tutta pane e teatro. Eccola con emozione e onore ai nostri microfoni, le sue parole …
Oreste Roberto Lanza







