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Un soffio di grandezza ha percorso le antiche pietre di Gravina in Puglia, mentre la città si proietta con audacia verso un futuro luminoso, inseguendo il prestigioso titolo di Capitale Italiana della Cultura 2028. In un momento di portata storica, che sancisce un impegno collettivo e una visione proiettata al domani, è stato annunciato il drappello d’élite che avrà l’onore e l’onere di rappresentare l’anima e l’ambizione gravinese: le Ambasciatrici e gli Ambasciatori della Città.
A seguito di scrupolose audizioni, condotte con la meticolosa professionalità del team incaricato della stesura del dossier di candidatura, sono stati individuati i profili di eccellenza, anime vibranti e menti acute, destinate a tessere la trama di questa sfida epocale. Questi illustri personaggi, ciascuno portatore di una propria luminosa traiettoria professionale, si sono distinti per una visione strategica acuta, competenze ineccepibili, una passione inestinguibile per la propria terra e un legame indissolubile con il patrimonio culturale e storico di Gravina.

Questi i nomi di coloro che diventeranno i promotori dei valori del futuro culturale della città: Alessandra Costantiello, Mariarita Costanza, Maurizio Cimino, Carmen Squeo, Christian Divella, Vincenzo Forzati, Ezio Spano, Davide Parrulli.

Vincenzo Forzati

La loro missione è chiara e di fondamentale importanza: agire da portavoce autentici di un’identità millenaria, promuovere la ricchezza culturale e paesaggistica di Gravina, e contribuire attivamente a un progetto che trascende i confini locali, mirando a porre la città al centro dell’attenzione nazionale.

Il conferimento ufficiale di questa prestigiosa nomina si è svolta a Palazzo di Città alla presenza del Sindaco Fedele  Lagreca a suggello di questo impegno e in segno di profondo riconoscimento, a ciascun Ambasciatore è stato donato un oggetto dal valore simbolico e affettivo inestimabile: la Cola Cola, il tradizionale fischietto bitonale in terracotta, dalle cromie accese e dalla fattura artigianale intrisa di storia millenaria.

Il fischietto gravinese Cola Cola

Non solo un oggetto d’arte popolare, ma un totem magico e propiziatorio della tradizione contadina gravinese, la Cola Cola è incarnazione della rinascita, baluardo di protezione e faro di speranza. Un auspicio potentissimo per la titanica sfida che Gravina si appresta a vivere insieme ai suoi Ambasciatori, un augurio di successo per un cammino che si preannuncia arduo ma glorioso.

Le immagini catturate con maestria da Carlo Centonze testimoniano la solennità e l’emozione di questa giornata.

Il futuro è qui, e ha il sapore antico e promettente di Gravina.

Claps for me

Giornalista pubblicista, speaker radiofonico e grande appassionati di turismo, cultura, gastronomia, auto e tecnologia. Vivo tra Bari, Milano e Londra e amo raccontare il mondo e le sue differenze.