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Il giornalismo è un mestiere fatto di parole e verità, un atteggiamento verso la vita che muove dalla curiosità e finisce per diventare una missione. Sembra, dopo tante ore di corsi di aggiornamento, incontri con Sindaci, Presidente di Provincia e con i massimi rappresentanti della regione Basilicata, confrontandosi con il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Basilicata e quello di Puglia insieme con il Presidente di Assostampa di Basilicata, un pensiero reale che dovrebbe trovare accoglimento concretamente nella nostra nobile attività piene di insidie e difficoltà nel raccontare fatti senza orientare nessuno. Meglio dire che il compito del giornalista è quello di consumare le ruote della macchina e delle proprie suole, quello di istruire il cittadino ad una corretta informazione lasciando a lui stesso la libertà di valutare “Motu proprio” il contenuto del fatto. Ma oggi il giornalista avverte il lezzo, il tanfo della precarietà lavorativa, compensi insufficienti che lo limitano enormemente nel pensare e nell’agire. Soprattutto impediscono alla propria dignità di potersi vedere riconosciuta una professionalità innata e tante volte costruita con sacrificio e dolore. A Miglionico in provincia di Matera, nel bellissimo castello del Malconsiglio, in occasione dell’annuale Assemblea generale dell’Associazione della Stampa di Basilicata i dati evidenziati disegnano un quadro preoccupante sullo stato della professione all’interno della regione Basilicata. Dati che offrono spazio ad una riflessione alla luce delle grandi presenze di strumenti tecnologiche e in ultimo, ma non in ultimo, quello dell’intelligenza artificiale. “Servono interventi strutturali per restituire dignità al lavoro giornalistico in Basilicata; nuove regole, indispensabili per affrontare le criticità del momento e creare basi solide per il futuro”. Ha sottolineato il presidente dell’Associazione della Stampa di Basilicata, Angelo Oliveto in apertura dell’assise. Importante il pensiero venuto fuori dai vari interventi, quello di avere un obiettivo primario in mente: “Sostenere un giornalismo di qualità capace di raccontare in modo approfondito e veritiero le realtà lucane, promuovendo così un’informazione libera, indipendente e vicina ai cittadini. C’è anche un’altra verità venuta fuori dall’intervento del giornalista Di Trapani: La libertà di stampa è stretta in una morsa. Da una parte gli editori che da anni provano a calpestare la dignità del lavoro e dall’altra il governo con leggi bavaglio. Fino all’inquietante vicenda Paragon, sulla quale si tenta di stendere una asfissiante cappa di silenzio”. C’è il passaggio dalla carta stampata ai giornali online che non hanno ancora fatto un passo decisivo sulla qualità dell’informazione lasciando che i comunicati stampa facciamo la parte di protagonista per quasi l’ottanta per cento di presenza trasformando il giornalista in un semplice leone da tastiera. Certo i giornali online sono il futuro ma bisogna, disegnare bene il quadro. Il giornalista deve stare in piazza ad ascoltare, promuovere contatti fisici con le persone, nell’impossibilità usando sistemi tecnologici avanzati per poi trascrivere il vissuto concreto sulle pagine online. Si dice anche per l’online ci vogliono risorse. Siamo d’accordo. Pensiamo a delle cooperative di giornalisti che possano trovare spazio per avere finanziamenti utili a realizzare progetti di sviluppo e miglioramenti dell’informazione. Forse l’online è la prospettiva giusta mettendosi insieme, condividendo impegni e progettualità nuovi dando all’informazione una nuova carica per aiutare a far crescere i nostri borghi. Capisco ci vuole una nuova mentalità meno invidie e gelosie, poco campanilismi e una passione diversa dal solito. Da tempo penso che bisogna soltanto crederci veramente con una cultura e visione più alta

 

 

 

Oreste Roberto Lanza

Oreste Roberto Lanza è di Francavilla Sul Sinni (Potenza), classe 1964. Giornalista pubblicista è laureato in Giurisprudenza all’Università di Salerno e laureando per la Facoltà di Scienze Politiche in Relazioni Internazionali, attivo nel mondo del giornalismo sin dal 1983 collaborando inizialmente con alcune delle testate del suo territorio per poi allargarsi all'intero territorio italiano. Tanti e diversi gli scritti, in vari settori giornalistici, dalla politica, alla cultura allo spettacolo e al sociale in particolare, con un’attenzione peculiare sulla comunità lucana. Ha viaggiato per tutti i 131 borghi lucani conservando tanti e diversi contatti con varie istituzioni: regionali, provinciali e locali. Ha promozionato i prodotti della gastronomia lucana di cui conosce particolarità e non solo.