Tempo di lettura: 2 minuti

(Adnkronos) – "Il progetto metaverso per la sanità territoriale della Asl n.3 di Nuoro nasce per supplire alla carenza di medici e raggiungere zone remote e isolate, come anche le carceri, per garantire un equo accesso alle cure a tutti i cittadini. Il progetto pilota Metacare è stato messo a punto nella casa di reclusione Onani-Mamone, che si trova a un’ora dal presidio sanitario più vicino e che, per ogni spostamento di una persona detenuta, richiede l’impiego di 5 agenti”. Così Eleonora Marchi, ingegnere clinico Asl 3 di Nuoro, descrive, intervenendo oggi a Napoli al Convegno nazionale dell’Associazione italiana ingegneri clinici (Aiic), presieduta da Umberto Nocco, racconta il progetto pilota di realtà virtuale con cui “metaverso consente, in un unico ambiente immersivo tridimensionale e virtuale, un’interazione medico-paziente a distanza grazie alle copie virtuale di ciascuno, cioè gli avatar”.  Questa particolare metodologia, presentata all’interno di una sessione dedicata alla telemedicina tra i temi principali dell’edizione di quest’anno del Convegno presieduto da Lorenzo Leogrande, “restituisce quindi una certa umanità, anche se virtuale, alla prestazione sanitaria in contesti come quello carcerario – sottolinea Marchi – Il sistema permette infatti di ottimizzare le risorse e garantire il benessere del paziente. Certo, non tutte le visite possono essere erogate in metaverso – avverte l’esperta – ma il sistema è efficace per prestazioni come piani terapeutici, consulti follow up e valutazione di esami e funziona particolarmente bene con pazienti psichiatrici, specie se hanno problemi di ansia o disagio da carcerazione o con dipendenze. A 50 chilometri si distanza – precisa l’ingegnere – medico e paziente – indossando ciascuno un visore Vr per la realtà aumentata e impugnano dei joystick per l’interazione con oggetti posti nel metaverso – possano interagire. Nel 2024, quando è partito, con Metacare sono state erogate il 70% delle visite richieste. Il progetto, sul territorio, verrà implementato per i pazienti con il diabete – conclude l’ingegnere – Si tratta infatti di uno strumento tecnologico innovativo che, sfruttando l’interazione in un ambiente terapeutico, anche se virtuale, migliora la gestione del paziente e ottimizza l’impiego delle risorse”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.