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Il lavoro pubblicato poco più di un mese fa dal cantautore barese Claudio Buttaro e presente su tutte le piattaforme digitali, si distingue per il pregevole valore musicale e la grande profondità dei contenuti. Un album colmo di brani grintosi, melodici e riflessivi, colonna sonora a testi rigorosamente in italiano, che descrivono le contraddizioni del nostro tempo. “Voi” colpisce per la forza ritmica ed il suono teso fino al rock “duro”, che riesce a legarsi alle diverse e ricercate soluzioni armoniche e vocali dall’autore pugliese. I brani proposti riproducono con grande duttilità tutte le sfaccettature del rock, da quello classico con chitarroni in evidenza e ritornelli che restano in testa, a quello più “hard rock” con chitarre taglienti, batterie potenti ed assoli virtuosissimi, passando per atmosfere più ipnotiche e calme, che ci svelano un lato più intimo del cantante. I pezzi che aprono l’album “Salire” e “Ridere Re-Fake”, (il primo dedicato alla voglia di riscatto personale e l’altro alla diffusa ossessione nell’utilizzo dei Social network), sono il classico esempio di brani dai “Riffoni” diretti e ritornelli decisamente avvincenti. “Soldati di Carta” (a nostro parere una piccola gemma) è la prima ballata del disco (l’argomento è la guerra) e qui emerge la capacità descrittiva di Buttaro nel raccontarci la storia del brano come tante fotografie che si alternano, a seconda dei personaggi che parlano del loro vissuto. Il finale è davvero un’esplosione sonora. “Io sono salvo, ma quanti hanno, pagato per me!” urla Claudio nel finale. Davvero coinvolgente. In “Solo nella notte” ed in ” Voi” (title track del disco, una critica agli stereotipi) le chitarre si fanno pesanti, gli assoli veloci ma i ritornelli restano sempre trascinanti; in questi due brani in particolar modo sentiamo un suono più vicino all’hard rock- quasi heavy metal. “Darei” il sesto brano, è un manifesto positivo sul valore della solidarietà, viene riproposto (era gia’ stato pubblicato l’anno scorso) ma con una nuova versione ammaliante nella strofa e molto più vigorosa nei suoni e grintosa nel “refrein”. Tocca a “Quel che vuoi” canzone in cui a farla da padrona è la combinazione fra il rock- country ed il crossover; le sue “cadenze” si alternano su scelte di chitarre più blues fino a sfociare in ritmiche più dirompenti ed un ritornello accattivante. ”Tranne Noi” (la seconda ballata) rimane l’unico pezzo acustico ed è quello che chiude l’album. Sembra quasi che sia stata una scelta voluta, come se si volesse spiazzare l’ascoltatore. Infatti l’atmosfera è delicata e soffusa, l’argomento (si parla del periodo della pandemia di Covid 19 ) evidentemente per l’artista richiedeva questo tipo di “dimensione” sonora. La voce di Buttaro si muove su più tappeti sonori di chitarra viole e violini. Toccante. C’era curiosità intorno a questo lavoro fra gli amanti del genere, e dopo l’ascolto, possiamo affermare che ”Voi” è un album riuscito, al tempo stesso sorprendente nel suo modo di unire il tipico sound anglo americano ai testi in italiano. Lo potremmo definire un album di Rock gradevolissimo, in cui ogni brano, nella sua particolarità, potrebbe potenzialmente essere considerato un “singolo”, merce rara oggi nel panorama musicale del rock italiano. Un lavoro potente e melodico.