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(Adnkronos) – Dopo il successo della quinta stagione di 'Belve', arriva lo spin-off 'Belve Crime' in cui Francesca Fagnani intervista colpevoli e protagonisti di vicende di cronaca nera. Nel primo appuntamento martedì 10 giugno, alle 21.20, su Rai2 Fagnani intervista Massimo Bossetti, condannato all'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio.  Con interviste esclusive a colpevoli o testimoni chiave, 'Belve Crime' è un programma che mira a indagare nel profondo la mente di chi ha sbagliato, di chi ha fatto del male o di chi ha attraversato il male. Sullo sfondo cold case e delitti che in questi ultimi anni hanno segnato il sentimento del Paese. Sullo sgabello di Belve Crime verrà ascoltato il punto di vista di chi, in un modo o nell’altro, sulla scena del delitto c’era.  Prima delle interviste di Francesca Fagnani, la storia di ciascun ospite verrà introdotta da Stefano Nazzi, giornalista specializzato in cronaca nera, autore di libri e di podcast di grande successo come ‘Indagini’. Con il suo stile inconfondibile presenterà il protagonista dell’intervista. Tra gli ospiti della puntata Bossetti, condannato all'ergastolo per l’omicidio di Yara. Appello e Cassazione hanno confermato la sentenza della corte d’Assise di Bergamo. Bossetti, che si è sempre dichiarato innocente, concede un’inedita e lunga intervista. Un confronto teso e serrato in cui, rispondendo alle domande dirette di Francesca Fagnani, per la prima volta Bossetti racconta così a lungo e in modo così dettagliato la sua vicenda. L’intervista è stata realizzata nel carcere di Bollate (Milano). Le interviste agli altri ospiti della puntata di Belve Crime sono state invece realizzate in studio. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.