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Si è concluso, con somma soddisfazione di tutti i partecipanti, il format itinerante promosso da BTM Italia InterAzioni, che dal 21 al 23 maggio ha fatto tappa a Lucera, città simbolo dei Monti Dauni e Capitale della Cultura di Puglia 2025.
La tre giorni è stata un’opportunità strategica per dare visibilità a uno dei territori più autentici e meno conosciuti della regione, con un programma articolato tra incontri, formazione, esperienze e momenti B2B rivolti a buyer italiani e internazionali, operatori del settore e istituzioni.
Il 21 maggio, giorno di arrivo, presso il Palace Hotel NSM, ad accogliere i partecipanti ( un centinaio compresi buyer e giornalisti e tra questi ultimi noi di LSD magazine), ospitale come sempre, Nevio D’Arpa, CEO & Founder di BTM Italia: “BTM InterAzioni insieme al suo immancabile staff di solerti e professionali collaboratrici, come Mariella Tamborrino, Ufficio stampa BTM .
Sotto la guida di Simone De Troia, ottimo conoscitore del luogo e molto competente, disponibile e attento alle esigenze dei visitatori, il gruppo, organizzato da Katia Puretti, Tourism Specialist, si è diretto alla Fortezza Svevo-Angioina, simbolo della città di Lucera.
Lucera la cui ricchezza in termini di storia, bellezza e tradizioni e leggende l’ha portata a ottenere il riconoscimento di capitale della cultura europea 2025.
La fortezza Svevo- Angioina si estende imponente sul colle più alto di Lucera, ed è di una bellezza immensa se la si guarda dal basso, risplendente su un’altura di colore verde vivo.
Si erge proprio dove sorgeva l’acropoli romana, baluardo verso i monti del Subappennino daunio e osservatorio militare sull’intera distesa del Tavoliere delle Puglie ed è una vera miniera archeologica, un sito antichissimo, nel quale sono visibili tracce di epoche diverse: capanne neolitiche, ruderi del periodo romano e di quello svevo, condotti idrici, resti di una Chiesa ad una navata con sacrestia attigua, dedicata a San Francesco d’Assisi.
Doveroso il breve (si fa per dire!) excursus storico sulla città di Lucera(denominata anticamente Luceria) e che in età repubblicana venne contesa tra i Sanniti e i Romani.
Chi non ricorda la famosa la Battaglia delle Forche Caudine (321 a.C.)dove i Romani subirono una grave sconfitta e furono costretti a passare sotto il giogo dei Sanniti?
Vittoria effimera, visto che i romani vinti l’anno dopo, sconfissero i Sanniti ai quali toccò arrendersi e passare sotto il giogo dei vincitori.
Da allora “Luceria” fu trasformata in colonia di diritto latino, restando al fianco di Roma in tutte le sue battaglie più famose.
Saltando 1000 anni di storia, per comprendere l’origine dell’imponente baluardo lucerino, la guida ha condotto i visitatori dritto dritto a Federico II, il quale durante il suo regno trasferì dalla Sicilia a Lucera, tra il 1223 e il 1233, consistenti nuclei di magrebini islamici ( i saraceni), facendoli diventare suoi arcieri e insediandoli nel Palatium (all’interno della Fortezza).
Il Palatium, un’ edificio di tre piani , la cui pianta per un sapiente gioco di archi ogivali, realizzati nei quattro angoli del cortile all’altezza dell’ultimo piano, si trasformava, all’interno, in ottagono, anticipando così lo schema di Castel del Monte.
L’edificio esplicava, per la sua configurazione formale e strutturale, una duplice funzione: all’esterno, quella di un vero e proprio castello, minaccioso ed inaccessibile; all’interno, quella di una fantastica e lussuosa dimora imperiale.
Tuttavia questa imponente costruzione subì una profonda trasformazione quando nel 1268 Carlo I d’Angiò, in aiuto al Papato che non tollerava la presenza di saraceni nel territorio italiano, sconfisse gli Svevi, ponendo fine al loro regno.
A quel punto gli Angioini , impadronitosi del territorio, costruirono intorno al Palatium una cinta muraria, lunga 900 metri, con 22 torri in cui venne e inglobato il sontuoso Palazzo federiciano, creando così una Fortezza, una vera e propria “cittadella militare” autonoma.
L’interesse dei visitatori BTM è stato suscitato proprio dal largo fossato della fortezza , che la separa dal paese e alle cui estremità si ergono la Torre della Leonessa e la Torre del Leone, dalla grande porta delle mura che fungeva da trappola per i nemici, ma soprattutto alla vista della meravigliosa ampia distesa verde che si estende di fronte alla torre.
Del Palatium di Federico II, dalla base quadrata , si conserva, ben poco però, solo lo zoccolo di base che corrisponde al vano magazzino, il muro a scarpa con le 9 feritoie per lato e poco altro.
Dopo l’accurato e dettagliato tour alla fortezza, di corsa visita al Palazzo De Nicastri-Cavalli, un palazzo nobiliare settecentesco che ospita il Museo di archeologia urbana “Giuseppe Fiorelli”.
Un esempio notevole di dimora signorile settecentesca. All’interno del museo insieme ai reperti preromani; cinque sale con reperti d’età romana in marmo e terracotta; tre sale con reperti paleocristiani; tre sale con reperti medievali; altri ambienti sette-ottocenteschi, alcuni con arredi d’epoca cucina, stanze del 700 e 800. Addirittura sotto gli scavi di questa sorprendente città è stato rinvenuto un pavimento in mosaico.
Uscendo da Palazzo-Nicastri ,dopo aver percorso, una persona alla volta, una strada strettissima, Vico Ciacianella, vicolo più stretto di Lucera e una delle strade più strette d’Europa, una sosta al Circolo Unione sulle cui pareti foto ricordo foto delle riprese del film girato proprio lì “Le vie del Signore sono infinite “ di Massimo Troisi e de “Il soldato di ventura” di Bud Spencer.
Ultima visita del giorno al duomo, ufficialmente basilica cattedrale di Santa Maria Assunta, un esempio di architettura gotico-angioina. Anche qui si sente l’influsso della convivenza delle due religioni che si trovarono a convivere e confliggere per un periodo di tempo: quella musulmana e quella cristiana. La madonna alla quale il duomo è dedicato è di colore nero perché di legno e forse anche in onore di quei saraceni che si convertirono al cristianesimo.
Affreschi del 1600 sulle pareti fra i quali “Il martirio degli apostoli”. “La dormizione della madonna” . Degno di attenzione, nella navata destra un gisant in marmo, rappresentante un uomo, di cui si ignora l’identità e che fino agli ’30 del novecento era posta a terra e i fedeli , entrando in chiesa la colpivano con calci e sputi.
Alla fine di questa carrellata monumentale, cena e degustazione di piatti tipici nel ristorante “Santen”, uno dei più gourmet della città , che ha deliziato il palato dei presenti con “pizzefritte”, i “cikatille” (pasta fresca condita con sugo di tre tipi di pomodoro), accompagnati dal tipico vino della zona , il “Cacc’ e Mmitt’”, dal gusto corposo.
A salutare gli ospiti e a conviviare , il sindaco di Lucera , Giuseppe Pitta, Maria Angela Battista, Assessora alla Cultura e turismo, Pasquale Gatta , Coordinatore Lucera Capitale della Cultura Puglia 2025 e il Consigliere Regionale Rosario Cusmai.
“L’augurio” ha detto il Sindaco è che con queste iniziative e promozioni , come quelle di Nevio D’Arpa è che la città di Lucera destinata per troppo tempo a fare da Cenerentola esca e fiorisca perché le basi ci sono tutte”.
Il giorno successivo, il 22 Maggio è stato dedicato al Fam Trip, un tour esperienziale che ha condotto i buyer e la stampa specializzata alla scoperta del patrimonio storico, culturale, architettonico e paesaggistico del territorio locale . Un viaggio fra i Monti Dauni.
Le tappe fra borghi, tradizioni storia e sapori autentici: Alberona, Volturino, Pietra Montecorvino, Bovino, Orsara, non sono che alcuni dei 29 borghi che delineano l’appennino Daunio, puzzle di paesaggi collinari , foreste , boschi ,costruzioni in pietra dai tipici tetti spioventi. Ciascuno con le sue storie e leggende e bellezze architettoniche.
• Alberona con il Borgo antico e Chiesa Madre sulle cui facciate le decorazioni con gli stemmi dei Cavalieri di Malta prima e dei Templari dopo.
• Volturino con le sue stradine , la Chiesa Madre e le panchine ricoperte da scritte di versi poetici.
• Pietramontecorvino con i caratteristici pali ricoperti di foulard, portati in processione durante il pellegrinaggio in onore di Sant’Alberto , patrono e protettore del paese.
L’amministrazione locale di Pietramontecorvino ha offerto degustazione di piatti tipici locali “U pane cotte”(zuppa gustosissima di pane raffermo condito con verdure), i taralli lardo, il Caciocavallo, i salumi conditi con spezie del territorio come l’origano, peperoncino. Infine birra artigianale, per la quale negli ultimi anni , il borgo si è distinto (Birrificio artigianale Montalto). Il tutto a cura del Consorzio “Le Eccellenze Petrajole”-Pietramontecorvino
Una puntatina a Bovino ( antichissimo borgo che accolse Annibale prima della Battaglia di Canne) con la splendida Cattedrale e il Castello Ducale.
E poi Orsara di Puglia con la Spiritualità della Grotta di San Michele Arcangelo.
Troia il cui luogo imperdibile è la Cattedrale romanica risalente all’XI-XII secolo con il rosone unico al mondo e scandito da 11 colonnine a decorare la facciata principale.
Dolce conclusione con la “La passionata”, il dolce tipico di Troia , farcito con tre tipi diversi di ricotta, offerto da , pasticceria Casoli.
Una giornata tra cultura, storia e…. gusto. A tal proposito come ha detto il coordinatore Pasquale Gatta , Coordinatore Lucera Capitale, “ogni volta che si viene in Puglia si prendono due chili , ma di felicità”. Un tour de force che ha consentito ai presenti di conoscere un suggestivo angolo di Puglia tutto da scoprire , ricco di storia , quiete e tranquillità.
Finale perfetto: Cena Esperienziale al NSM Hotel Palace Lucera per chiudere in bellezza.
con la visione di spettacoli medievali ( Partner LUX CERERIS Coop di comunità) e a finire serata danzante.
Venerdì 23 maggio si è tenuta la giornata centrale dell’evento con il B2B presso la Biblioteca Comunale Ruggero Bonghi, durante il quale seller locali hanno incontrato buyer specializzati nei settori dell’arte, cultura, enogastronomia, turismo attivo ed esperienziale. La giornata è partita con il B2B, un’opportunità unica per incontri, scambi e nuove connessioni
Le interazioni sono proseguite con pausa pranzo a base di prodotti tipici di eccellenza fornite da aziende dei Monti Dauni , a cura di Michele Bruno, BTM Gusto, Presidente di PugliaExpò.
Nel pomeriggio spazio alla parte convegnistica: approfondimenti, idee e confronti per dare slancio al settore.
Il focus si è basato sull’incoming, l’ospitalità, le nuove competenze nel campo digitale da tradurre in promozione smart e accattivante, sul ruolo dell’Intelligenza Artificiale nelle attività quotidiane per migliorare le proprie performance in un mercato sempre più competitivo e accrescere la propria visibilità nell’universo web, dominando la concorrenza. Il viaggiatore contemporaneo è sempre più orientato verso esperienze uniche, autentiche e personalizzate, e appuntamenti come questo permettono, agli addetti ai lavori, di creare una narrazione coinvolgente, mostrando la propria identità e mettendo in risalto ciò che li rende speciali.
Il convegno si è aperto con il relatore Attilio Grisi -Business Automation e Strategy.
Il suo intervento, un workshop interattivo dedicato alla costruzione e automazione dei servizi di hotel e strutture extra alberghiere. “L’intelligenza artificiale, ha detto il relatore, ha il vantaggio di far risparmiare tempo , trasformando le azioni quotidiane in processi automatizzati, migliorando le performances commerciali. Entro il 2027 Abu Dhabi sarà gestita da un’ unico operatore di intelligenza artificiale”.
Sempre in tema di tecnologia digitale, la relatrice Anna Lisa Gabellone, Account Manager I’m Evolution srl, impegnata ad accompagnare le strutture turistiche nel settore digitale al fine di facilitare la comunicazione fra agenzia e il suo cliente.
In primo piano anche il rapporto tra comunità locali e turismo, inteso come strumento per agevolare lo sviluppo economico e sociale, nel rispetto dei luoghi e della cittadinanza che lo anima. Ancora di più quando ciò avviene in un borgo, come Lucera, dove presente e futuro devono orientare l’impegno collettivo, pubblico e privato, per fare del territorio “Monti Dauni” una destinazione omogenea e organizzata.
“La puglia in questi ultimi anni ha dimostrato come una masseria puoi diventare sede del G7,
Ciò significa che ancora molto territorio pugliese puoi essere trasferito in destinazione turistica. “Occorre i ripopolamento delle terre abbandonate e in questo momento le risorse ci sono, mancano i progetti”, ha detto Fiancarlo dell’Orco- Destination Manager di aree interne e imprese di comunità.
“Oggi – ha sottolineato Nevio D’Arpa, CEO & Founder di BTM – abbiamo piantato un seme che ci auguriamo possa attecchire e dare i frutti che il territorio merita, generando opportunità concrete di sviluppo economico, promozione culturale e valorizzazione delle risorse locali”.
Ospitalità genuina, enogastronomia, arte, cultura, storia, tradizioni sono strumenti dal valore indiscutibile ai fini della promozione, ma la vera ricchezza risiede nell’orgoglio. Lo ha ribadito Aldo Patruno, direttore generale del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia: “La forza di BTM, grande fiera internazionale del turismo, sta anche in queste sortite nelle aree interne della regione, cosa che non avviene altrove dove pure esistono appuntamenti fieristici di rilievo. In questo modo – ha proseguito – si conferma evento tagliato su misura della Puglia, una con un’identità forte, lontana dai luoghi comuni”.
La rinascita culturale della Daunia, così come quella turistica, può diventare un modello per altri piccoli centri del Sud Italia che vogliono riscoprirsi protagonisti.
Momenti clou è stato il workshop tematico, coordinato da Mary Rossi, BTM Event Manager, con focus su argomenti strategici per il futuro del turismo territoriale: incoming; hospitality; nuove competenze digitali; opportunità offerte dall’IA per ottimizzare la promozione e le attività di marketing turistico; strategie per migliorare visibilità e posizionamento delle destinazioni nel mercato internazionale.
“Abbiamo voluto dedicare attenzione anche al dialogo tra le comunità locali e lo sviluppo di un turismo sostenibile – ha sottolineato Rossi – offrendo un’importante occasione di confronto con i sindaci dei Comuni dei Monti Dauni.”
“BTM InterAzioni – ha dichiarato il Sindaco di Lucera, Giuseppe Pitta – ha rappresentato un’occasione strategica per valorizzare un territorio ricco di potenzialità nel campo dell’accoglienza turistica. Gli operatori locali, grazie al confronto diretto con rappresentanti del turismo internazionale, hanno avviato un dialogo proficuo, gettando le basi per future collaborazioni. Un ulteriore passo nel percorso che accompagna Lucera verso il riconoscimento di Capitale della Cultura di Puglia 2025.”
“Abbiamo posto le fondamenta per un futuro condiviso in cui cultura, innovazione e impresa potranno operano in sinergia” – ha aggiunto Maria Angela Di Battista, assessore al Turismo e alla Cultura del Comune di Lucera.
“BTM Interazioni – ha concluso Pasquale Gatta, coordinatore di Lucera Capitale della Cultura di Puglia 2025 – è stata l’occasione per consolidare la nostra reputazione come destinazione culturale e turistica e rafforzare l’offerta in un mercato sempre più competitivo. La forza di questi appuntamenti risiede anche nel dialogo, vero ponte fra territorio, cultura e business”.
Ovviamente, anche l’aspetto enogastronomico ha la sua importanza. Uno dei modi più gradevoli per conoscere un territorio è la sperimentazione dei prodotti tipici e delle eccellenze locali. Con BTM Gusto è stato celebrato il connubio tra promozione territoriale e cultura enogastronomica, con degustazioni di prodotti tipici del territorio.
Dopo la chiusura dei lavori di BTM Interazioni Special Monti Dauni, ancora dimostrazione e presentazione di prodotti locali di aziende del luogo, ospite d’onore lo chef Beppe Zullo, che ha offerto una delizia stuzzicante “cuoppi di Borraggine fritta”.
Non resta che esprimere un meritato e sentito ringraziamento agli organizzatori e atutte le aziende locali che hanno sostenuto e contribuito alla riuscita dell’evento.
Foto di Marcella Squeo (riproduzione riservata)
Che bella descrizione dei Monti Dauni.Tante informazioni che non avevo di un’angolo della mia Puglia. Grazie a Marcella Squeo che con le sue recensioni suscita la curiosità dei lettori.
Lucera, un’altra città della Puglia che concorre per il titolo di capitale della cultura. Grazie ad LSD Magazine per il servizio su Lucera.
In questo bellissimo articolo emerge tutta l’attrattività di questa parte poco conosciuta della nostra Puglia, piena di bellezze e tesori di ogni genere. Lucera tra l’altro ha un anfiteatro romano del I° secolo tra i meglio conservati e più antico del Colosseo e il Museo Diocesano di Troia custodisce ben tre pergamene dell’Exultet che, insieme a quelle custodite presso la Cattedrale di Bari, sono le più preziose e meglio conservate al mondo (nemmeno in Vaticano ne hanno di così importanti). Senza dimenticare la suggestione di Castel Fiorentino dove Federico II concluse la sua vita terrena, e tanti altri piccoli e grandi tesori. Meritatissimo il titolo di Capitale Pugliese della cultura a questi luoghi che spero vengano sempre più conosciuti e apprezzati anche grazie a questo importante supporto di LSD Magazine e della bravissima Marcella Squeo. Complimenti!
Lucera non l’ho ancora visitata, è in programma ma grazie a questo interessantissimo articolo della ns.bravissima D.ssa Squeo cercherò di colmare quanto prima questa grave lacuna.
N.B. Le vie del Signore, pur essendo infinite, nel meraviglioso di Troisi diventano…finite!!
Ottima e dettagliata recensione. Come sempre Marcella Squeocon i suoi commenti ci da la sensazione di essere nei posti descritti e di avere anche degustato “ la passionata”
Con questo articolo così dettagliato la giornalista mi ha fatto venire voglia di visitare tutti i luoghi descritti. Grazie per l’input e per la curiosità suscitati.
Articolo davvero interessante! Una Lucera e Monti Dauni descritti con grandi spunti storici e elementi a molti sconosciuti. Tante curiosità svelate, e tanto altro da scoprire: un territorio da visitare. Grazie per il prezioso contributo!
Brava Marcella come sempre attenta e precisa nel dettagliare e raccontare storie e avvenimenti cogliendo ogni sfumatura Non conosco Lucera, ma dopo questa tua analisi nel descrivere questo luogo sicuramente farò una visita
Brava Marcella, sempre puntuale e precisa nelle sue descrizioni, sia che trattasi di luoghi che di persone. Obiettiva sempre banale mai. Non conosco Lucera ma dopo questa attenta analisi del posto farò sicuramente una gita fuori porta