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Viaggio nella sanità lucana. Un tema complesso per alcuni,per altri da approfondire arrivando a soluzioni concrete e definitive senza sbandierare risorse finanziare che nel lungo e breve periodo lasceranno le cose come stanno. La paura per tanti è proprio questo. Tutto è legato alla volontà politica nazionale o semplicemente regionale? Intanto il nostro cammino ci conduce a Viggiano, comune italiano di 3 216 abitanti della provincia di Potenza in Basilicata. Posto lungo il crinale occidentale dell’alta Val d’Agri nella parte sud-occidentale della regione, è noto per la sua lunga tradizione legata alla musica popolare e, in particolare, alla costruzione di arpe. Luogo della Patrona di noi Lucani la Madonna nera di Viggiano. Amedeo Cicala, sindaco di questo luogo incantevole, ci ospita per qualche minuto nella casa comunale per parlare di Sanità.

Sindaco la sanità in Basilicata non vive una buona stagione. I dati evidenziano diverse criticità. Ma nei territori, nei Comuni il dato sembra diverso. Il suo comune può raccontare cose diverse?

“Penso che ci sia tutto lo sforzo dalla parte nazionale ma anche da parte della Regione della Basilicata. Non da ultimo questo concorso che si sta facendo per rafforzare i presidi di 118 e di altre strutture che si vogliono realizzare, c’è un vero cambiamento di rotta. Si vuole portare un risultato concreto ai cittadini e dove la Regione vuole appropriarsi di un ruolo regista e da protagonista, Chiaro che le difficoltà non mancano perché stiamo parlando di un settore difficile da approcciare. Penso che con tutte le professionalità e le competenze presenti potranno portare a conseguire un risultato positivo nel lungo periodo e offrire ai Lucani il miglior servizio possibile. Per quanto riguarda i comuni nel particolare la Val d’Agri con il suo ospedale sta recuperando una sua centralità insieme con il mio comune Viggiano dove stiamo portando avanti un progetto sulla casa di riposo la Rsa con risultati positivi relativi al 118 a servizio di tutta l’area della zona industriale. Il mio Comune sicuramente ha ampi spazi di miglioramento e su questo stiamo lavorando intensamente”.

Come tutti i comuni lucani la percentuale di popolazione anziana è sempre alta e sempre da attenzionare. Cosa nel suo comune, si sta facendo oppure si è fatto o cosa sarebbe utile fare?

Voglio premettere che Viggiano qualche anno fa ha incamerato il record di nascita per percentuale di popolazione. Questo grazie alle nostre mamme ma sicuramente anche alla sensibilizzazione dell’amministrazione passata e presente per investimenti finanziari e non solo sulla famiglia. Tra questi il cosiddetto bonus bebè che credo quest’anno compie undici anni. Poi le borse di studio agli universitari, i viaggi di istruzione culturali e alle tante opzioni che diamo per la crescita dei nostri ragazzi. Tanto non solo per i ragazzi ma anche per i nostri anziani tante iniziative tra le quali quelle già dette di una casa di riposo alzando il livello di qualità rispetto alla normalità delle altre”.

Un pensiero sorge spontaneo. Si dice che mancano i medici postazioni di guardia medica ma non è che alla fine manca un piano concreto di unire i territori secondo le esigenze che si manifestano nei suoi comuni?

“Non penso manchi un piano concreto per unire i territori secondo le esigenze dal punto di vista sanitario. Penso invece che sia necessaria la battaglia del numero chiuso alla facoltà di Medicina. Qui lo Stato, il Governo, ognuno per la sua parte e per le proprie responsabilità deve intervenire perché mancano i medici. Già mancano se interveniamo oggi forse riusciamo ad invertire la rotta fra sette, otto anni. Mancano i medici in ortopedia, mancano quelli di urgenza nei pronti soccorso. Questo perché non si specializzano perché ci sono meno possibilità di carattere economico. Come gli ortopedici, quei pochi in attività, spesso vanno a finire nelle cliniche private. C’è un serio problema che non è soltanto appartenente alla Basilicata”. In sintesi c’è un disservizio sanitario ma è dovuto alla mancanza di medici. La battaglia da fare è quella di togliere il numero chiuso alle Facoltà di Medicina.

Oreste Roberto Lanza

Oreste Roberto Lanza

Oreste Roberto Lanza è di Francavilla Sul Sinni (Potenza), classe 1964. Giornalista pubblicista è laureato in Giurisprudenza all’Università di Salerno e laureando per la Facoltà di Scienze Politiche in Relazioni Internazionali, attivo nel mondo del giornalismo sin dal 1983 collaborando inizialmente con alcune delle testate del suo territorio per poi allargarsi all'intero territorio italiano. Tanti e diversi gli scritti, in vari settori giornalistici, dalla politica, alla cultura allo spettacolo e al sociale in particolare, con un’attenzione peculiare sulla comunità lucana. Ha viaggiato per tutti i 131 borghi lucani conservando tanti e diversi contatti con varie istituzioni: regionali, provinciali e locali. Ha promozionato i prodotti della gastronomia lucana di cui conosce particolarità e non solo.