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Sono ben centodue poesie con un alto grado di sensibilità, di cuore profondo e di passione che emozionano fin dalla lettura delle prime righe. Il pamphlet porta il titolo di “Il Mondo che vorrei” edito da Zaccara editore. L’autrice Agnese Belardi, presidente dell’associazione culturale di Lagonegro il Salotto di Donata Doni, in oltre cento pagine raccoglie, amori, speranze, desideri, indica una strada nuova per costruire un mondo migliore, un mondo che tutti noi vorremmo. Si dice sempre che la poesia è l’unico strumento rimasto per risvegliare le nostre intelligenze comunicando profonde emozioni rendendo viva quella parola che tutti hanno sulla bocca e che nessuno dice mai. Agnese Belardi riesce, come è nel suo stile, a riempire questo contenitore letterario con parole che tutti vorremmo dire ma tante volte lasciamo chiuse a chiave nel mondo dei nostri pensieri. Leggendo e rileggendo queste rime si potrebbe definire l’autrice una scassinatrice di silenzi e che riesce a trovare “acqua” anche nei luoghi più aridi facendola zampillare. “Voglio pensare la vita a colori”; Com’è bella notte ad amarci.”; “La quiete della campagna è fuga dal tempo irripetibile attimo che fugge nel breve scorrere”. Piccole gocce di sensibile sentimento scorrono lieve sul bianco di queste pagine che chiedono ancora e ancora rime che possano suscitare emozioni che aiutino il lettore a riconciliarsi con la propria sofferenza. “Vivere? Si! Vivere per un amore mai dimenticato: la vita!”. Poi l’inno alla stessa poesia: La poesia il mio grido d’amore. Quella che illumina il buio della notte. Ferma l’attimo con la parola……. Versi da conservare nel proprio animo quelli di Agnese Belardi ricchi di consapevolezza che come dice nella postfazione: La vita ci viene donata con aspetti positivi e negativi, con gioie e dolori, bisogna avere il coraggio di tirare fuori la forza e affrontare le avversità con determinazione, lavoro, dignità adoperandoci per chi sta peggio di noi, lavorare per il bene comune”. Un libro che educa alla felicità che invita alla serenità al pensare al bello, lasciando andare i brutti pensieri di un’esistenza senza senso poco incline a ricercare le dimensioni della speranza e di un mondo fatto di grande fiducia. Pagine oseremo dire di grande maturità, quella della sua ragione ma soprattutto di un cuore che continua a battere per la sua terra natia, a cui dedica almeno due ricordi, e che continuerà a battere anche quando si sarà fermato se avremo conservato nella nostra biblioteca questi versi che potremo rileggere con il tempo che ci scorre intorno inesorabilmente.

Oreste Roberto Lanza

 

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Oreste Roberto Lanza

Oreste Roberto Lanza è di Francavilla Sul Sinni (Potenza), classe 1964. Giornalista pubblicista è laureato in Giurisprudenza all’Università di Salerno e laureando per la Facoltà di Scienze Politiche in Relazioni Internazionali, attivo nel mondo del giornalismo sin dal 1983 collaborando inizialmente con alcune delle testate del suo territorio per poi allargarsi all'intero territorio italiano. Tanti e diversi gli scritti, in vari settori giornalistici, dalla politica, alla cultura allo spettacolo e al sociale in particolare, con un’attenzione peculiare sulla comunità lucana. Ha viaggiato per tutti i 131 borghi lucani conservando tanti e diversi contatti con varie istituzioni: regionali, provinciali e locali. Ha promozionato i prodotti della gastronomia lucana di cui conosce particolarità e non solo.