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Il titolo Aethera richiama l’etere, elemento impalpabile che per gli antichi greci costituiva la sostanza del cielo: un simbolo potente di elevazione e purezza. Ed è proprio lì che questo concerto vuole condurre lo spettatore – in uno spazio sospeso tra terra e infinito, dove la musica si fa ponte tra il sacro e l’umano, tra la contemplazione e il desiderio di rinascita.
Il repertorio si snoda attraverso brani conosciuti e non, rielaborati e destrutturati in chiave moderna, con arrangiamenti per pianoforte, fisarmonica, sax e percussioni leggere. Lontano dai canoni classici, Aethera cerca un nuovo linguaggio musicale per esprimere la spiritualità, per toccare corde profonde dell’anima, invitando il pubblico a una riflessione intima e personale. A completare il viaggio, testi in prosa, giochi di luci e immagini evocative proiettate durante l’esibizione.
Il concerto si terrà domenica 18 maggio alle ore 20.00, nella cornice della chiesa di San Francesco d’Assisi a Bari, nel rione Japigia. Una location significativa, che rafforza il legame tra spiritualità e territorio.
Protagonisti di questo evento unico sono tre artisti di grande sensibilità e talento:
Valeria Boccuni, autrice dei testi in prosa e del progetto, nonché cantante che da anni opera nel campo della musica sacra e liturgica, capace di trasmettere emozione e profondità con la sua voce;
Francesco Galizia, poliedrico musicista – pianista, sassofonista e fisarmonicista – con una carriera che lo ha visto esibirsi in teatri, festival e programmi televisivi RAI;
Maurizio Della Villa, attore e narratore di grande intensità, voce narrante del progetto, capace di dare corpo e anima ai testi che accompagnano le musiche.
Il cuore pulsante del progetto è la speranza – un tema che risuona particolarmente forte nell’anno del Giubileo, tempo di riconciliazione, perdono e rinnovamento spirituale. Tra le ispirazioni che animano il concerto, spiccano figure come Maria, simbolo eterno di amore e protezione, e San Francesco d’Assisi, il cui messaggio di pace trova nuova voce nel linguaggio musicale contemporaneo, in occasione dell’ottavo centenario del Cantico delle creature.
Aethera è molto più di un concerto: è un invito ad aprire il cuore ad una bellezza autentica, capace di parlare all’uomo di oggi senza dimenticare le radici profonde da cui veniamo. Una carezza per l’anima, un respiro di speranza.