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(Adnkronos) – Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che sta cercando di "far saltare in aria" le centrifughe nucleari dell'Iran attraverso un accordo con Teheran, ma è anche pronto a farle esplodere con un attacco, se necessario. Durante un'intervista nel programma radiofonico del conduttore conservatore Hugh Hewitt, il tycoon ha detto: "È semplice. Preferirei di gran lunga un accordo solido e verificato, in cui le facciamo effettivamente saltare in aria o semplicemente le denuclearizziamo. Ci sono solo due alternative: farle saltare in aria con le buone o con la violenza". In precedenza, però, quando i giornalisti hanno chiesto a Trump se la posizione degli Stati Uniti fosse quella di consentire all'Iran di avere un programma di arricchimento nucleare limitato, il presidente ha risposto: "Non abbiamo ancora preso questa decisione. La prenderemo".   Trump ha in programma un viaggio in Medio Oriente la prossima settimana, dove visiterà Arabia Saudita, Qatar ed Emirati Arabi Uniti. Secondo quanto affermato da due funzionari dell'amministrazione Usa alla Cnn, il presidente americano sta progettando di ribattezzare il Golfo Persico in Golfo d'Arabia o Golfo Arabico. Sono in corso trattative in merito al cambiamento e non è ancora chiaro quando il presidente farà l'annuncio. Quando mercoledì, durante un evento nello Studio Ovale, gli è stato chiesto del cambio di nome, Trump ha detto ai giornalisti che "dovrà prendere una decisione" durante il suo viaggio in Medio Oriente la prossima settimana. "Me lo chiederanno quando sarò lì e dovrò prendere una decisione", ha detto. "Non voglio ferire i sentimenti di nessuno". Trump ha aggiunto che "riceverà un briefing" in merito ai piani per rinominare il Golfo, aggiungendo che prenderà una decisione solo dopo. Le nazioni arabe hanno a lungo insistito affinché il Golfo Persico, il bacino idrico al largo della costa meridionale dell'Iran, venisse rinominato in modo da rispecchiare il nome del loro Paese. Ma i commenti di Trump sembrano riconoscere che gli iraniani, che da tempo si battono affinché lo specchio d'acqua al largo della costa meridionale del loro Paese continui a essere chiamato Golfo Persico, si opporranno con veemenza a tale decisione. Il ministro degli Esteri iraniano ha avvertito mercoledì che un simile passo "scatenerebbe l'ira di tutti gli iraniani, di ogni estrazione sociale e convinzione politica, in Iran, negli Stati Uniti e nel resto del mondo". "Sono certo che @realdonaldtrump sappia che il nome GOLFO PERSICO è vecchio di secoli, riconosciuto da tutti i cartografi e gli organismi internazionali e addirittura utilizzato da tutti i leader della regione nelle loro comunicazioni ufficiali fino agli anni '60", ha scritto il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi su X, condannando quelli che ha definito "tentativi politicamente motivati di alterare il nome storicamente stabilito del Golfo Persico".  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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