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(Adnkronos) – "Non voglio entrare in questo mare di ipocrisia, certo la scomparsa del Papa, come ha detto il capo dello Stato Sergio Mattarella, lascia un grande vuoto" perché "perdiamo una voce forte, che ha rappresentato quei valori di umanità, inclusione e pace che Francesco ha saputo rappresentare". Interpellato dall'AdnKronos, Achille Occhetto, ultimo segretario del partito comunista italiano, figura storica della sinistra, non nasconde i suoi sentimenti, tra cordoglio per la scomparsa di "una voce libera" e critiche a chi oggi strumentalizza la scomparsa del Papa argentino.  Sull'eredità di Papa Francesco e sul suo messaggio di pace, Occhetto punta il dito contro i potenti del mondo: "Non si vuole cogliere il suo messaggio fondamentale per la pace, non c'è nessuno dei capi di Stato che in questo momento ha il coraggio di porre il tema centrale, che è quello di una conferenza mondiale, chiesta dallo stesso Francesco, per la messa al bando di tutte le armi di distruzione di massa, e di iniziare il processo del disarmo bilanciato e controllato". L'autore della svolta della Bolognina aggiunge amaro come "i fustigatori di migranti, i fautori della non accoglienza, insomma tutte le risme di prepotenti e autoritari del mondo, ora che Francesco è morto, fingono di inchinarsi alla figura". Quanto stiamo vedendo, da parte di tanti "è una gara all'ipocrisia, in cui di certo non voglio aggiungere la mia voce, né soffermarmi più di tanto". "Si assiste a una rappresentazione vergognosa che il Papa non si merita", aggiunge l'ex numero uno del Pci, con riferimento anche ai vari Trump e Milei, che si affannano per partecipare ai funerali in Vaticano. "Io -conclude- voglio solo dire che ci mancherà la sua voce libera, è questa la mia testimonianza, contro qualsiasi ipocrisia". (di Francesco Saita) —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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