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(Adnkronos) – Da "Era Francesco" di 'La Stampa' a "Il Papa degli ultimi" del 'Corriere della Sera', del 'Messaggero' e di 'La Repubblica' passando da 'Ciao Francesco' di 'Il Tempo'. Tutte le prime pagine dei quotidiani nazionali sono dedicati alla scomparsa del Papa Francesco. 'L'Avvenire' con "Grazie Francesco" saluta il Pontefice che, scrive il direttore Marco Girardo, "ci ha lasciato con un sorriso dopo aver celebrato la Pasqua insieme a noi. Un sorriso dei tanti che abbiamo imparato presto a conoscere in milioni. Nella vita estamos in camino, diceva Jorge Mario Bergoglio. E diventiamo ciò verso cui andiamo: preparato da sempre, Francesco abita adesso l’eternità di Dio. Un Dio che tutti – ha continuato a ricordarci, lo ha fatto fin dal primo giorno -, tutti nessuno escluso attende". "L'ultimo rivoluzionario" è invece il titolo di 'Domani' ricordando il Pontefice. "Il lunedì dell'Angelo" è quello scelto da 'Il Fatto quotidiano' mentre il Foglio parla del "Papa che ribaltò la Chiesa". "Addio Papa scomodo" titola 'Il Giornale' nella sua prima pagina mentre 'Il Giorno' e 'La Nazione' salutano "Fratello Francesco". Per 'Il Sole 24 Ore' "L'addio, Francesco, il Papa degli ultimi e della pace" mentre 'La Verità' saluta "Il Papa che ha terremotato la chiesa". Per 'Libero' invece si parla di "Un Papa tra luci e ombre rosse". Per 'Mf' il Pontefice "E' stato la mano di Dio".  "Fratello solo" per 'Il Manifesto' ricordando il Pontefice scomparso ieri. "Venuto 'dalla fine del mondo' – scrive il quotidiano-, papa Francesco ha dato voce agli ultimi e lottato contro le ingiustizie, molto spesso isolato anche dalla sua Chiesa. Lascia un mondo a pezzi e riforme incompiute. Insieme a una testimonianza di impegno, fino alla fine". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.