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(Adnkronos) – "Il Cnel accoglie l'appello lanciato dalla Federazione delle associazioni emofilici (Fedemo) per una campagna di sensibilizzazione rivolta alle donne, in sinergia con ministero della Salute, così come ricordato dal sottosegretario Marcello Gemmato nel suo intervento, per incentivarle a indagare, attraverso controlli ed esami specialistici mirati, la propria condizione coagulativa, spesso trascurata e possibile causa di complicanze di salute anche gravi. Si rende inoltre disponibile ad aprire un tavolo tecnico di confronto sulle problematiche connesse alle Mec", malattie emorragiche congenite, "per le lavoratrici e, più in generale, per le donne, al fine di colmare questo gap e assicurare omogeneità di trattamento e cura in un'ottica di equità, inclusione e attenzione alla persona in ogni sua dimensione". Così Francesco Riva, consigliere Cnel (Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro), intervenendo nel coso del convegno promosso da Fedemo per la XXI Giornata mondiale dell'emofilia che si celebra in tutto il mondo il 17 aprile. "Le malattie emorragiche congenite sono un gruppo di malattie rare ereditarie – spiega Riva – causate dalla carenza quantitativa o qualitativa di uno o più fattori della coagulazione del sangue, con conseguente predisposizione al sanguinamento. Circa il 30% delle donne può essere colpito da queste patologie e le portatrici presentano globalmente un aumentato rischio di sanguinamento, addirittura di tipo emorragico nel 10-15% dei casi. Una condizione, questa, che può riverberarsi non solo nella vita privata, ma anche in ambito professionale".  In qualità di presidente del Cenacolo odontostomatologico centro Italia (Coci), Riva ricorda che "conoscere le malattie emorragiche congenite in odontoiatria è importantissimo. Bisogna formare il paziente, che deve avere un regime normale di igiene orale, per impedire quei piccoli sanguinamenti che richiedono farmaci molto costosi e" l'intervento del "collega odontoiatra, che deve sapere cosa fare e come farlo, mettendosi in contatto con i centri di emofilia". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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