Tempo di lettura: 1 minuto

(Adnkronos) – Saranno gli accertamenti condotti dall’Istituto Zooprofilattico di Teramo, insieme a quelli dell’Università di Teramo, a chiarire le cause della morte di un orso rinvenuto senza vita ieri in una zona del comune di Ortona dei Marsi (Aq), ai confini con il Parco Regionale Sirente Velino. La segnalazione è arrivata da un gruppo di escursionisti che ha avvisato il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm) dopo aver individuato la carcassa nei pressi di Forca Caruso. L’area, inizialmente ritenuta interna al Parco Regionale, è risultata poi appena esterna ai suoi confini. Sul posto sono intervenuti i carabinieri forestali, personale veterinario della Asl, unità specializzate del Pnalm e tecnici del Parco Regionale.  L’animale, un maschio adulto di circa 8-10 anni, presentava numerosi traumi ma, secondo quanto emerso dalla prima ispezione esterna, non mostrava segni riconducibili a colpi di arma da fuoco. Saranno gli esami diagnostici e tossicologici, già disposti dalla Procura competente e che saranno eseguiti a Teramo, a stabilire con certezza la natura dei traumi e ad escludere (o confermare) altre possibili cause di morte, comprese eventuali patologie o avvelenamenti.  Sul luogo del ritrovamento sono intervenute anche la biologa del Pnalm, Daniela Latini, e la veterinaria Francesca Di Pirro, oltre al Nucleo cinofilo Antiveleno del Parco, che ha avviato una perlustrazione dell’area alla ricerca di esche o bocconi avvelenati, senza al momento rilevare nulla. Le attività di controllo proseguiranno nei prossimi giorni. "Gli esiti degli accertamenti, che potrebbero essere eseguiti domani – dice il Pnalm – saranno comunicati non appena disponibili". —altrowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.