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(Adnkronos) –
Vladimir Putin cerca la spallata in Ucraina, la Russia attacca mentre la strada verso la tregua è sempre in salita. Con Donald Trump concentrato sui dazi, il ruolo degli Stati Uniti come mediatore è in stand by. "I russi bombardano come pazzi", ha detto il presidente americano, che nelle ultime dichiarazioni continua a ripetere che "prima o poi" avrà un incontro con Putin. In attesa del faccia a faccia, la guerra prosegue e la Russia prova ad accelerare. Dopo aver sostanzialmente riconquistato il Kursk, la regione russa invasa dalle forze ucraine ad agosto dello scorso anno, Mosca cerca di piazzare un colpo da k.o. e di conquistare una posizione ancor più vantaggiosa in vista di eventuali trattative concrete. La Russia ha di fatto dato il via a una offensiva nelle regioni del nord est dell'Ucraina di Sumy e Kharkiv, come conferma il capo di stato maggiore delle forze ucraine, il generale Oleksandr Syrskyi.  
L'offensiva è in corso da "quasi una settimana", da quando "gli attacchi nemici nelle regioni sono quasi raddoppiati". L'obiettivo di Mosca rimane quello di stabilire una zona cuscinetto lungo il confine nelle regioni di Kharkiv, Sumy e Chernihiv. E, in prospettiva, Putin punta ad avere una carta in più quando dovrà parlare con Trump. Il Cremlino considera annesse le regioni di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson, controllate solo in parte. L'Ucraina non si rassegna alla cessione dei propri territori, ma davanti alla prospettiva di perdere porzioni degli oblast di Kharkiv o Sumy sarebbe costretta a rinunciare alle regioni che la Russia ha invaso dalle prime fasi del conflitto.  La tregua – quella sì reale – nella guerra commerciale tra Trump e quasi tutto il mondo potrebbe consentire al presidente ucraino Volodymyr Zelensky di riprendere un ruolo più centrale nelle dinamiche internazionali. Intanto, il leader di Kiev ha acceso i riflettori sulla Cina dopo la cattura di due soldati cinesi aggregati alle forze russe nel Donetsk. "La questione 'cinese' è seria – dice il presidente ucraino – Grazie ai dati e ai dettagli di cui noi disponiamo, constatiamo semplicemente che la Cina era al corrente dell'invio (di cittadini cinesi in Ucraina, ndr)…Ci sono 155 nomi e Pechino ne era al corrente". Il "coinvolgimento" di cittadini cinesi nei combattimenti in Ucraina è una dimostrazione della volontà della Russia di "prolungare" e continuare la guerra, aggiunge. ''L'Ucraina ritiene che un coinvolgimento così evidente di cittadini cinesi in operazioni di combattimento sul territorio ucraino, come parte di una guerra di aggressione, costituisca un passo deliberato verso l'estensione della guerra", dice ancora, auspicando una presa di posizione americana. 
La Cina, già ai ferri cortissimi con Trump tra dazi record e rappresaglie commerciali, respinge come "assolutamente senza fondamento" le affermazioni di Kiev riguardo alla partecipazione di "molti" soldati cinesial conflitto. "La posizione della parte cinese sulla questione della crisi in Ucraina è chiara e inequivocabile, ed ha ottenuto un'ampia approvazione da parte della comunità internazionale", ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri, Lin Jian. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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