Tempo di lettura: 2 minuti

(Adnkronos) – "Sono sempre stato molto ottimista, nel senso che un tema dazi sui farmaci significa scherzare con il fuoco e il fuoco è la salute dei pazienti americani. In 3 giorni sono stati bruciati 9.500 miliardi di dollari in capitalizzazione delle aziende. Credo che il consenso politico dell'attuale presidenza americana avrebbe una botta inesorabile se si andassero a toccare i farmaci, quindi con un rischio di carenza e continuità terapeutica, di aumento dei costi dei farmaci stessi, e di aumento dei costi assicurativi e previdenziali per i cittadini americani". E' il quadro tracciato dal presidente di Farmindustria, Marcello Cattani, intervenuto oggi all'evento 'Salute e sanità, il doppio binario', in corso al Palazzo dell'Informazione Adnkronos a Roma.  "Il dialogo col governo Meloni è stra-allineato, il nostro obiettivo resta quello di escludere i farmaci dai dazi – ha precisato Cattani – E quindi bene sta facendo il ministro Tajani nel condurre con il commissario europeo per il commercio Šefčovič questa negoziazione; benissimo l'azione del presidente del Consiglio Meloni, che ha già dialogato su questo tema con Trump. E quindi deve essere un'azione collettiva, guidata dall'Europa, ma che deve avere un concetto molto chiaro nella testa. Il settore farmaceutico e il saldo attivo di farmaci rappresentano il primo settore industriale per l'Europa, non solo per l'Italia oggi, perché siamo cresciuti, siamo diventati il traino di tutta la manifattura italiana. E quindi si scherza anche con il fuoco dell'industria europea, il valore che dà all'Europa, il valore in termini di occupazione, di sviluppo sociale". Per il numero uno di Farmindustria, occorre "continuare la negoziazione ma – avverte – zero ansia. Seguiamo la situazione, personalmente ho grande fiducia nell'azione del Governo. Ricordo solo che i dazi avrebbero un effetto immediato, quello di spostare gli investimenti in Cina, che ha una strategia molto chiara sulla salute. Dopo Wuhan, il presidente Xi Jinping ha annunciato 600 miliardi di investimenti di dollari in 10 anni per rafforzare l'industria farmaceutica cinese e ha allungato il brevetto come gli Stati Uniti". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.