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A poco più di un centinaio di chilometri da Bari sorge, immersa tra gli uliveti e in posizione dominante sulla vallata del fiume Basento, la cittadina lucana di Ferrandina, le cui origini risalgono al 1456 quando un terremoto distrusse l’antico centro di Uggiano. In seguito il paese si sviluppo verso il piano assumendo un aspetto elegante nei bei palazzi patrizi e nei suoi principali monumenti divenendo un attivo centro culturale e patria di intelletuali protagonisti dei movimenti illuministici e risorgimentali.
L’amministrazione comunale in collaborazione con il tour operator EuropeGo ha organizzato in questi giorni un viaggio incentive dedicato agli addetti del settore turismo per presentare il ricco patrimonio storico monumentale e la notevole offerta gastronomica. La tradizione culinaria di Ferrandina è strettamente legata al territorio. Tra i primi piatti troviamo la pasta: orecchiette, cavatelli, strascinate rigorosamente fatti in casa e condita con peperoni cruschi, mollica fritta e rape, legumi o sughi di carne. Tra i secondi piatti troviamo l’agnello, il capretto cucinato al forno o alla brace, frittate miste e i famosi marretti (involtini di interiora di agnello).
Tutte queste prelibatezze sono accompagnate da formaggi locali, mozzarelle, caciocavallo podolico, taralli, friselle, salumi tipici e per completare “il sospiro”, un dolce di pan di spagna dal sapore molto delicato ricoperto da una glassa di zucchero e ripieno di crema. Una menzione d’onore spetta alle “olive infornate” che rientrano nei presidi slow-food e vengono esportate in tutto il mondo.

Lo chef e proprietario Domenico Agata con Oronzo Scelzi
Il ristorante Sartago è di proprietà dello chef Domenico Agata cuoco con vent’anni di esperienza maturata sia nella banchettistica che in ristoranti alla carta in giro per l’Italia e l’Europa passando per Courmayeur, l’Isola d’Elba, Rimini, Cervia, Cesenatico, Stoccarda, Tursi, Montecatini, Roma e per finire imbarco su Costa Fortuna.
Sartago è nato nel 2021 da un’idea maturata dal desiderio di portare a casa parte delle numerose esperienze fatte in giro per l’Europa. Mimmo ha concepito e realizzato un ristorante a pochi passi dalla piazza principale di Ferrandina in un locale di un antico frantoio ristrutturato per creare un ambiente moderno e accogliente in cui non manchi il calore della storia. Un gioiello culinario nascosto dove gusto qualità ed accoglienza la fanno da padrone. Mimmo propone una cucina del luogo e del mondo con un menù che spazia dalla carne al pesce, ai piatti vegetali con tecniche di cottura antiche e moderne che si fondono alla ricerca di un equilibrio sublime.
Pochi tavoli eleganti ben disposti e seguiti attentamente dalla signora Lucia Coretti.
Il ristorante è stato insignito per 2 anni della “ Corona Radiosa “ prestigioso premio de “ Il Golosario “ guida alle migliori tavole d’Italia. Il menù si distingue per finezza e leggerezza si parte con uovo poché, nido di pasta kafali, salsiccia pezzente e crema di favette oppure baccalà su crema di piselli, ricotta infornata alle erbe aromatiche e crumble di tarallo. Fra i primi ecco la fregola di ragù di calamari e fondente datterino giallo; mentre tra i secondi spicca la faraona ripiena al foie gras, salsa al tabacco e pastinaca al burro; superba la quaglia alla cacciatora, porcini e coscette ripiene al pezzente mentre per il pesce ecco il rombo chiodato, vellutata di crostacei al Vermouth e carote viola all’agro. Chiudono il menù una selezioni di dolci ghiotti e una carta dei vini variegata e ben fornita.
Il consiglio è di accomodarsi alla tavola del Sartago e partire per un viaggio temporale tra le meraviglie del gusto senza trascurare le bellezze di Ferrandina che si distingue per le sue casette bianche addossate le une alle altre e creano un panorama unico e facilmente riconoscibile.
Oronzo Scelzi