Tempo di lettura: 1 minuto

(Adnkronos) – La Corte costituzionale in Corea del Sud ha confermato all'unanimità la destituzione del presidente Yoon Suk Yeol approvata dall'Assemblea nazionale lo scorso dicembre in seguito al suo tentativo di introdurre la legge marziale. Il pronunciamento rende definitiva l'uscita di scena di Yoon, fino a ora solo sospeso dal suo incarico, e possibile la convocazione di elezioni presidenziali anticipate entro 60 giorni. La data dovrà essere annunciata entro dieci giorni. Il pronunciamento, che sancisce che Yoon "ha violato i principi fondamentali dello stato di diritto e del governo democratico", è stato letto in diretta televisiva dal presidente della corte, Moon Hyung-bae. "Non si è accontentato di dichiarare la legge marziale ma ha commesso atti che hanno violato la Costituzione e la legge, mobilitando le forze militari e di polizia per impedire all'Assemblea nazionale di esercitare la sua autorità", le parole di Moon Hyung-bae. Yoon Suk Yeol si è intanto scusato con i sudcoreani: "Sono rammaricato per non essere riuscito a essere all'altezza delle vostre aspettative – ha affermato in una breve dichiarazione diffusa tramite i legali dopo il verdetto della Corte Costituzionale, come riporta l'agenzia Yonhap -. E' stato un onore servire il nostro Paese. Sono profondamente grato a tutti coloro che mi hanno sostenuto e incoraggiato anche quando non sono stato all'altezza". Rinunciano quindi a manifestare a Seul i sostenitori di Yoon. Una manifestazione avrebbe dovuto tenersi nei pressi della residenza dell'ex presidente, ma è stata annullata dopo il verdetto della Corte Costituzionale, riferisce la Bbc che parla di rabbia e disperazione tra i sostenitori di Yoon e di una folla che ha iniziato a dispersi dopo la decisione della Corte di confermare all'unanimità la destituzione. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.