Tempo di lettura: 2 minuti

“Abbiamo dimostrato che, con il coordinamento istituzionale e il contributo del volontariato, è possibile affrontare anche le crisi più gravi. Ora è il tempo della prevenzione: dobbiamo investire per rendere il nostro sistema idrico più resiliente e sicuro”. Lo ha detto il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, durante gli Stati generali della Protezione civile, a Roma, parlando dell’emergenza idrica che ha colpito il territorio lucano nel 2024. “Una siccità eccezionale, unita a temperature anomale e scarsissime precipitazioni – ha detto il Presidente – ha compromesso duramente le risorse idriche regionali, mettendo a rischio l’approvvigionamento per oltre 145.000 abitanti in 29 comuni. Il volume dell’invaso della Camastra – ha ricordato Bardi – a novembre 2024 era inferiore del 90% rispetto all’anno precedente. Una crisi aggravata da fattori strutturali: perdite nella rete idrica stimate al 53%, limitazioni operative dell’invaso della Camastra e una capacità utile ridotta a soli 9,4 milioni di metri cubi. Già a luglio, Acquedotto Lucano aveva classificato la situazione come “critica al massimo livello”. “La Regione, anticipando il peggioramento – ha spiegato Bardi – aveva avviato un monitoraggio costante e istituito un tavolo tecnico già a settembre”. Il 21 ottobre è arrivata la risposta nazionale: lo stato di emergenza, richiesto dalla Regione e accolto dal Consiglio dei Ministri, ha permesso l’attivazione di strumenti straordinari, a cominciare dalla nomina di Bardi a Commissario per l’emergenza. È stata, inoltre, formalizzata l’Unità di crisi regionale che ha visto la collaborazione di istituzioni, enti gestori e associazioni di volontariato. Nel ricordare i due principali fronti d’intervento (soccorso alla popolazione e ripristino della funzionalità dei servizi idrici), il Presidente si è soffermato sul ruolo fondamentale svolto dal volontariato che ha fornito assistenza logistica e informativa. Per fronteggiare l’emergenza, ha precisato il Presidente, sul piano tecnico sono stati riattivati pozzi come quello della Colombaia, migliorati gli scarichi della diga Camastra, installati pontoni galleggianti e avviata una derivazione temporanea dal fiume Basento. In conclusione, il Presidente ha sottolineato come questa emergenza abbia messo alla prova, ma anche valorizzato, l’intero servizio di Protezione Civile.

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.