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Se il BIF&ST 2025, (Bari International Film&Tv) è il cuore pulsante del grande cinema a Bari nelle sale e nei teatri, il FuoriBIF&ST, suo accompagnatore e antagonista propone un cartellone di eventi (esposizioni, incontri, lectio, proiezioni, concerti, rassegne, mostre) ricco di eventi non spettacolari, ma sicuramente talentuosi.
E’ il caso di AMICHEMAI, il film proiettato in anteprima al Teatro AncheCinema di Bari. A presentarlo il regista Maurizio Nichetti, che dopo venti anni di assenza è ritornato dietro la macchina da presa.
AMICHEMAI, un viaggio in tutto l’Europa per portare un letto in Turchia. Film leggero, delicato e divertente ma anche denso di contenuti. Una proiezione che per un’ora e mezza (e non un minuto in più per non sforare il budget) ha deliziato il pubblico. Anna (Angela Finocchiaro) è una veterinaria che, a causa del suo lavoro che svolge con amorevole cura, affida il padre alle cure di una bizzarra badante turca (la fata turchina come la definisce Anna data la capigliatura colore turchese).
Sin dall’inizio si comprende che le due sono in un costante ma divertente disaccordo. La situazione peggiora alla morte del padre che lascia in eredità all’amata badante (l’attrice Serra Ylmaz) il proprio letto che ha conservato dei segreti in comune (circa un milione di euro nella testiera). Questo evento dà inizio a un inaspettato viaggio. Anna si ritrova così ad accompagnare il letto ed Aysé attraverso i Balcani, un lungo e complesso tragitto che le due donne compiranno insieme. In un contesto ricco di cambiamenti e riflessioni, il viaggio si trasforma in un percorso che si modifica ad ogni tappa e che metterà alla prova il loro rapporto e cambierà per sempre le loro vite.
La sceneggiatura è decisamente “nichettiana” e riflette il suo modo di guardare e pensare al cinema. Sorprendente è l’inserimento di due giovani content creators che dai loro telefoni cellulari si inseriscono nella vicenda on the road per mostrare alcuni momenti della lavorazione sui vari set, al punto da interrompere il fluire del film per mostrare il backstage.
Il backstage, che è una sorta di film nel film, e che serve a Nichetti per dire qualcosa sul cinema (la difficoltà di farlo, l’importanza di un buon soggetto ma soprattutto di un produttore disponibile, l’ansia del regista che sta in prima fila in tutto, i cambiamenti del cinema di oggi, con i droni che il regista a un certo punto distrugge, ma con il digitale che in certe situazioni fa comodo). Backstage nel quale viene anche sottolineato l’allarme climatico, con lo scioglimento dei ghiacciai. E poi ci sono i social, che trasmettono in diretta sempre tutto.
In sala, dopo la proiezione, Maurizio Nichetti insieme a Carlo Siliotto (autore delle musiche) ha risposto a dubbi e curiosità del pubblico, anche se, ha precisato, di avere un canale instagram di recenti origini sul quale si intrattiene con i Followers per parlare del film.
AMICHEMAI nasce da una proposta dell’attrice Angela Finocchiaro, sua amica da una vita nonché interprete di Ratataplan (Regia Michetti-1979),che nel 2018 gli aveva chiesto di fare un altro film insieme.
Dopo vari tentennamenti il regista accetta e prevedendo che avrebbe potuto disporre di un piccolo budget, opta per un cast di sole due donne e un letto in viaggio attraverso i Balcani.
Con questa trama propongono immediatamente il film al musicista Carlo Siliotto per farne la colonna sonora, una “sorta di ninna nanna accompagnata da un oregon svedese, suonato da una giapponese” (ed è un tutto dire).
La stesura e registrazione è stata alquanto sfigata – ha spiegato Nichetti – perché dopo aver cominciato a scrivere scoppia il Covid, con tutte le chiusure previste.
Quando nel 2021, si ricominciano le riprese un‘altra sventura la guerra in Ucraina.
E poiché la trama del film prevedeva di andare in giro per l’Europa e dovendo l’altra protagonista (la badante) essere dei Balcani, tutto ciò con questo sfondo sociale era pressoché impossibile.
-Ma come sosteneva Fellini – dice Nichetti – i film non vengono mai come vuole il regista, bensì come vogliono loro. Pertanto in virtù del principio che nella vita bisogna sempre avere fiducia ho modificato il copione e ho pensato di far interpretare la badante da Serra Ylmaz, che essendo turca mi avrebbe consentito di fare un viaggio di 1500 Km attraverso i Balcani.
Si è partiti da una sceneggiatura – ha detto Carlo Siliotto- e ogni impedimento Maurizio la trasformava e il film diventava sempre più bello ma soprattutto sempre più di Nichetti.
Le riprese si sono svolte tra Gorizia, Monfalcone, Staranzano partendo da Trieste.
Alla fine il film è riuscito e pure con tanto successo (un’Opera Prima la definisce il regista) anche se gli applausi alla fine dello stesso film, come mostra il backstage, sono rivolti al produttore e alle giovani influencer, che surclassano le due attrici rimaste fuori dal red carpet, mentre il regista cerca invano di godersi il successo restando dall’altra parte sommerso dalla folla.
E’ inutile spiegare che si tratta di un’allusione al gap generazionale e che il futuro anche del Cinema è la tecnologia e che i regista è una figura destinata a scomparire.
Si badi Nichetti non demonizza i social, le piattaforme, la modernità ma ..oggi a causa di tutto ciò le sale cinematografiche sono vuote.
Questo film è previsto per la programmazione solo al cinema e non in televisione – infatti – ha precisato Andrea Costantino, proprietario del teatro – contiamo sul passaparola per diffondere la conoscenza di AMICHEMAI, che resterà in lunga programmazione presso AncheCinema e non andrà subito sui canali televisivi.
Con un cast prettamente femminile (straordinaria Astrid Casali, che interpreta la figlia di Angela Finocchiaro) questo è un film dal quale non si esce migliori ma ci si diverte per un ora e mezza, una risata però riflettuta , con retro pensieri e messaggi che arrivano tutti.
Non resta che augurare un buon ritorno a un regista a cui non è mai mancato il gusto per la ricerca e originalità.
Foto e video di Marcella Squeo (riproduzione riservata)
Bella analisi Marcella, sintassi egregia, commentata con professionalità e gradevole fluidità.
Sono ripetitivo ma ogni volta Marcella Squeo la capacità di farmi vivere l’evento che descrive e stavolta più di sempre, grazie anche al genio di Nichetti e alla bella trama del film. Sarò felice di “rivederlo” quando sarà possibile vederlo in streaming. Grazie a LSD magazine per l’ottimo racconto del BIF&ST.
Dopo 23 anni Nichetti ritorna con l’originalità è profondità di sempre. Brava Marcella Squeo che ci fa conoscere il Fuori Bif&est.
Il lunare .ichetti torna al Cinema e al BIF&ST e all’attenzione di LSD Magazine ❗️