Tempo di lettura: 2 minuti

(Adnkronos) – "Male, peggio del previsto". E' la risposta, secca, a una domanda altrettanto diretta: Come stanno andando le vendite questo mese?. A parlare al telefono con l'Adnkronos è uno dei venditori di uno dei principali concessionari italiani di Tesla. Pesa, evidentemente, l'effetto Musk e le conseguenze del sostegno a Donald Trump. "Abbiamo avuto precise indicazioni di non rispondere a domande dei giornalisti e non posso darle numeri. Posso però darle un'indicazione, la gente non la sente di comprare una Tesla oggi. Guardi gli ultimi dati di Unrae, quelli relativi a febbraio. Se andiamo avanti così, saremo sensibilmente sotto a fine marzo…".  Cosa dicono i dati Unrae di febbraio, gli ultimi ufficialmente disponibili pubblicati il 3 marzo? Indicano il crollo di vendite Tesla in Italia, 843 rispetto alle 1851 dello stesso mese del 2024, ovvero -54,46%. E non è un dato che può essere in qualche modo riferito all'andamento del mercato delle auto elettriche. Nel secondo mese dell’anno, sono state immatricolate 6.925 vetture full electric, in crescita del 39,8% rispetto a febbraio 2024, con una quota di mercato salita fino al 5% (dal 3,4% di febbraio 2024). La quota di mercato di Tesla scende allo 0,61% rispetto all'1,26% di febbraio 2024.  Altro confronto interessante è quello con un altro marchio che vende auto esclusivamente elettriche, la cinese BYD. A febbraio 2025 le auto vendute in Italia sono state 1350, contro le 41 dello stesso mese dell'anno scorso e la quota di mercato è passata dallo 0,03% allo 0,98%. Non è azzardato ipotizzate un 'effetto sostituzione', che ha portato la clientela più orientata al marchio elettrico verso la diretta concorrenza. Se per avere una conferma definitiva vanno aspettati i dati ufficiali di marzo, è altrettanto ragionevole avanzare l'ipotesi che a deprimere le vendite in Italia di Tesla sia 'l'effetto Musk'. Prima di chiudere la rapida conversazione con il venditore Tesla, proviamo un'ultima domanda che suona evidentemente fin troppo banale. Pagate le scelte politiche di Musk? "Che ne dice, lei? Arrivederci". (Di Fabio Insenga)  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.