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Il Parco Nazionale del Pollino dopo Domenico Pappaterra, dichiarato decaduto nel 2023, ora un commissario: Luigi Lirangi.Il  già sindaco di Terranova da Sibari  si appresta a utilizzare le ingenti risorse a disposizione per cercare di dare nuovo impulso all’area protetta che unisce Calabria e Basilicata. Sarà cosi?. Ci siamo intrattenuti per una breve chiacchierata serale dopo i suoi impegni di giornata per capire le intenzioni.

Commissario torniamo per un attino al provvedimento di decadenza del dott Pappaterra dalle funzioni di Presidente a far data dal 31 gennaio 2023. Funzioni che vengono attribuite al vicepresidente e sindaco di Chiaromonte Valentina Viola. In attesa dello svolgimento della procedura di nomina di un nuovo Presidente, secondo le previsioni previste dalla Legge 394/91 e dopo due anni esatti il Parco Nazionale del Pollino si ritrova con un Commissario. Ora cosa succederà in questo arco temporale? Quali saranno le principali iniziative che porrà in essere ?

 Se con il pensiero ritorniamo indietro nel tempo, ci rendiamo conto che la figura del Commissario non è nuova per il Parco del Pollino; ricordiamo una prima fase commissariale del dott. Fino e l’altra dello stesso dott. Pappaterra. Personalmente, mi accingo ad affrontare questa esperienza da Commissario dell’Ente Parco con la volontà decisa di avviare ed accelerare una serie di procedimenti relativi alla formulazione delle progettazioni e all’espletamento delle procedure di gara su una miriade di finanziamenti riconosciuti all’Ente ma che sino ad oggi non hanno visto alcuna realizzazione concreta. Si tratta di attività, progetti, lavori infrastrutturali ed azioni di mirabile importanza, che se realizzati, creeranno condizioni importanti per la crescita dell’intero territorio del Parco e della difesa della biodiversità. Siamo, inoltre, già pronti per l’approvazione del Bilancio di previsione 2025, predisposto dalla precedente gestione; mentre, sempre a breve, predisporremo le attività per portare a compimento le procedure assunzionali di nuovo personale”

 Dopo la sua nomina ha dichiarato che lavorerà per la tutela della biodiversità per promuovere lo sviluppo sostenibile. Un impegno che dovrà presumibilmente realizzare con le comunità locali. Con quali idee e iniziative per coinvolgerle tutte?

 Intanto mi corre l’obbligo di ringraziare tutti i Sindaci della Comunità del Parco, le loro Amministrazioni ed i relativi Consigli comunali. Ho ricevuto una moltitudine di messaggi di auguri e di benvenuto ai quali risponderò puntualmente ad uno ad uno. Lo sviluppo e la crescita del Parco passano necessariamente dal dialogo e confronto con le realtà locali, ed è per tale ragione che nelle prossime settimane organizzerò un apposito incontro, attraverso la convocazione della Comunità del Parco, per avviare un primo atto relazionale che ci permetta di predisporre le basi per affrontare con decisione le criticità dei territori ed immaginare un percorso congiunto da seguire per superarle”

 La domanda sorge dai pensieri dei lucani. Dopo la decadenza di un Presidente calabrese e arrivato un commissario calabrese. Nelle more si stava discutendo, anche nella parte calabrese, che forse era arrivato il momento di un lucano. Questo non si è verificato. Lei sente forte questa idea che sia finalmente un lucano a dirigere questo parco più grande d’Italia e non solo? Dica la verità : E una questione politica, di competenze o  una questione di ettari ( 88650 lucana e 103.915 calabrese).

Penso semplicemente che non dobbiamo fermarci a fare considerazioni di carattere campanilistico, a poco servono. Il Parco Nazionale del Pollino è un Ente unico che comprende due Regioni straordinarie con potenzialità enormi ed ancora troppo spesso inespresse. Anziché trastullarci il cervello sul fatto che il Presidente debba essere Calabrese piuttosto che Lucano, immaginiamo di mettere in campo un’azione concreta, determinata, che abbia come unico fine quello di creare tutte le condizioni migliori per valorizzare al massimo un patrimonio naturalistico di ineguagliabile bellezza e particolarità, senza assumere posizioni preconcette e fuori dal tempo. In questi giorni ho ricevuto una miriade di testimonianze di stima e di volontà di collaborazione da parte di tanti rappresentanti istituzionali lucani; non nascondo la mia gioia per tali messaggi poiché in essi ho riscontrato la volontà vera di costruire e fare concretamente per il bene del Parco e delle comunità che ricadono al suo interno”.  Insomma il Parco Nazionale del Pollino ha bisogno di tutti perchè risorsa importante per Lucani e Calabresi. Questo è…..

Oreste Roberto Lanza

Oreste Roberto Lanza

Oreste Roberto Lanza è di Francavilla Sul Sinni (Potenza), classe 1964. Giornalista pubblicista è laureato in Giurisprudenza all’Università di Salerno è attivo nel mondo del giornalismo sin dal 1983 collaborando inizialmente con alcune delle testate del suo territorio per poi allargarsi all'intero territorio italiano. Tanti e diversi gli scritti, in vari settori giornalistici, dalla politica, alla cultura allo spettacolo e al sociale in particolare, con un’attenzione peculiare sulla comunità lucana. Ha viaggiato per tutti i 131 borghi lucani conservando tanti e diversi contatti con varie istituzioni: regionali, provinciali e locali. Ha promozionato i prodotti della gastronomia lucana di cui conosce particolarità e non solo.