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(Adnkronos) – "Sacituzumab govitecan è un nuovo farmaco che ha dimostrato di migliorare l’aspettativa e la qualità di vita, rispetto ai trattamenti chemioterapici standard, dei pazienti con carcinoma mammario metastatico triplo negativo, cioè quel sottotipo di tumore che non trae beneficio dalla terapia anti ormonale e dai trattamenti anti Her2". Lo ha detto Lucia Del Mastro, direttore della clinica di Oncologia medica ospedale policlinico San Martino di Genova, intervenendo all’incontro con la stampa tenutosi a Milano dal titolo 'Gilead per le donne. Nuove prospettive nel tumore al seno metastatico'.  "Si tratta di un’importante opzione terapeutica per la maggior parte delle donne che oggi in Italia convivono con la diagnosi di carcinoma mammario metastatico – prosegue Del Mastro – Questo farmaco può essere utilizzato anche in una fase più precoce nella storia di queste donne per il tumore della mammella triplo negativo. Ci aspettiamo che questo anticipo possa migliorare ulteriormente i risultati terapeutici fino ad oggi ottenuti". Sacituzumab govitecan – si è ricordato nel corso dell’incontro – è un farmaco-anticorpo coniugato (Adc) che, oltre a essere stato autorizzato in seconda linea per il tumore al seno triplo negativo metastatico (mTnbc), la forma biologicamente più aggressiva di tutte, rappresenta ora un’opzione terapeutica disponibile anche per le pazienti con carcinoma mammario metastatico Hr+/Her2-, che cioè risulta positivo all’espressione dei recettori ormonali Hr (estrogeno o progesterone), mentre esprime poche o nessuna proteina Her2 (recettore 2 del fattore di crescita umano). —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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