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Problema dispersione idrica in Basilicata. Proprio un anno fa i dati dell’Istat mettevano in evidenza come nelle reti idriche italiane si perde ancora il 42,4 per cento dell’acqua potabile e che l’acqua dispersa nelle reti comunali riuscirebbe a soddisfare le esigenze idriche di 43,4 milioni di persone per un intero anno (il 75 per cento della popolazione italiana). Con i dati del 2022 la Basilicata in questo contesto risultava la regione con la più alta percentuale di perdita, il 65,5 per cento, a seguire l’Abruzzo con il 62,5 per cento. L’Emilia-Romagna la regione italiana che perde meno acqua potabile nelle proprie reti idriche con il 29,7 per cento. La situazione pare non essere cambiata alla luce anche del grave periodo di siccità che ha interessato la Basilicata creando grossi problemi non solo all’economia del territorio. Il Centro di ricerca sugli enti pubblici nell’ultimo anno ha rilevato ancora come la Basilicata non posto le dovute soluzioni al problema. Il capoluogo di Regione, Potenza, continua a detenere il primato della dispersione con il 71 per cento immessa nell’infrastrutture e che non raggiunge le utenze domestiche. Il dato proviene da un’analisi complessiva che il Centro di ricerca ha fatto sulle criticità nella gestione della risorsa nei capoluoghi di provincia di tutta la penisola. Lo studio si inserisce in un rapporto più ampio sulla capacità amministrativa dei comuni capoluogo nel 2024 e che da un’attenta lettura evidenzia come oltre un terzo dell’acqua immessa nelle reti di distribuzione viene dispersa, mostrando inefficienza infrastrutturale in un contesto di mutamenti climatici e situazioni di siccità sempre più frequenti. In generale i dati evidenziano, poi, il solito divario tra Nord e Sud : Nord realtà virtuosa con Como con il solo 9 per cento ; Sud con una più alta dispersione oltre la media nazionale. Dispersione fa rima con costi pro capite attribuiti al singolo cittadino. Per dire che i livelli di spesa più elevati per il servizio idrico integrato non si traducono necessariamente in una riduzione della dispersione idrica. Il Sud anche per questo aspetto soffre molto Vibo Valentia, Ragusa e Catanzaro, nonostante investimenti superiori ai 150 euro per abitante, continuano a registrare perdite idriche considerevoli. La stessa Potenza e altri borghi lucani non sono da meno.
Oreste Roberto Lanza